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Governo, definito il contratto tra Lega e M5S: oggi il nome del premier da Mattarella

Roma, 14 Mag 2018 - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprenderà oggi pomeriggio le consultazioni per la formazione del governo. Ne dà notizia una nota del Quirinale. Alle 16.30 vedrà la delegazione del Movimento 5 stelle, con i capigruppo parlamentari, Danilo Toninelli e Giulia Grillo, e il capo della forza politica, Luigi Di Maio.

Alle 18 al Colle salirà invece la Lega, con il segretario, Matteo Salvini, e i due capigruppo parlamentari, Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti. Dalle 15 sarà aperta la sala stampa del Quirinale.

Si sono ritrovati per circa tre ore all'Nh Collection President Hotel, in largo Augusto, nel cuore di Milano, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Si è conclusa così la loro lunga domenica. Sarebbe in dirittura d'arrivo la formazione del nuovo governo, agli "ultimi dettagli", secondo il capo politico del M5S. Tra le ipotesi che circolano a proposito della figura che potrebbe ricoprire il ruolo di 'premier terzo', anche il nome dell'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. "Ho incontrato Salvini ed è stato un incontro che è servito a rifinire gli ultimi dettagli di questo governo" ha detto Di Maio "Dobbiamo definire tutti i dettagli, quindi diamo il massimo", ha aggiunto Di Maio.

Il contratto di governo dunque è ormai a punto, M5s e Lega trattano sul nome del premier terzo da portare al Quirinale per chiudere il cerchio sul nuovo esecutivo.  Intanto, si è appreso che i due leader hanno chiamato il Quirinale per confermare la raggiunta intesa sul programma che dovrà essere ancora limata e per indicare il nome di un premier terzo e condiviso.

Reddito di cittadinanza senza scadenze ma previa revisione dei centri per l'impiego. Cinque miliardi allocati per la riforma sulle pensioni della legge Fornero, nascita del ministero per le disabilità e di quello per il turismo, senza dimenticare le misure per le famiglie: dagli asili nido gratuiti all'Iva zero sui prodotti per l'infanzia. Sono queste alcune delle misure su cui si registra l'accordo fra M5s e Lega. E poi: salario minimo orario garantito per legge, ristrutturazione e riqualificazione della rete idrica per l'acqua bene pubblico, e fondi per il rimpatrio dei migranti, ma anche Ilva e flat tax. "Sempre politico, mai tecnico", in questo modo Luigi Di Maio ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se il nome che M5s e Lega intendono fare al presidente, Sergio Mattarella, per l'incarico di premier sia quello di un politico o di un tecnico. Al Colle, comunque, verrà presentato un solo nome, non una rosa: "Che facciamo, portiamo una squadra di calcio?", ha detto Salvini.

In attesa di conoscere il nome del presidente del consiglio, indicato da Lega e 5Stelle, sui social come sul web impazzano i nomi del toto premier, con l’ipotesi sorprendente e discussa di Giulio Tremonti. Il nome dell'economista di Sondrio, già ministro delle Finanze e dell’Economia nei governi Berlusconi dello scorso decennio, suscita sconcerto, ironia e sorpresa, ma non è l’unico che gira in queste ore nelle stanze della politica.

Secondo le ultime indiscrezioni M5s avrebbe rifiutato il nome del “professore anti euro” proposto dai leghisti, ma in generale l’orientamento sembra comunque verso un accademico: si parla del rettore dell'Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago e di Michele Geraci, professore di economia a Shanghai, ma girano anche quelli del padre della “spending review”, Carlo Cottarelli, e ipotesi più “politiche” come Roberto Maroni o il capogruppo leghista alla Camera Giancarlo Giorgetti, per il quale si parla anche della possibilità che vada all’Economia o come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Rivalutati addirittura nomi che erano stati fatti per il “governo di tregua” di Mattarella, come la diplomatica Elisabetta Belloni e il giurista Giacinto Della Cananea, ci sono però anche ipotesi più inattese come quella che sarebbe arrivata dai pentastellati con Alessandro Di Battista (bocciato dai leghisti) e quella che, secondo voci più o meno fantasiose, sarebbe stata lanciata da Salvini a Di Maio: stringi pubblicamente la mano a Berlusconi, sarebbe stata la proposta "indecente", e il premier lo fai tu.