Cagliari, 8 Mag 2018 - “Attribuire più o meno velatamente lo scioglimento dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna a mancati trasferimenti finanziari da parte dell’Agenzia Laore Sardegna è inaccettabile. Il dissesto di bilancio che ha colpito l’Aras non è certo imputabile alla Regione che nulla ha a che vedere con la gestione dell’Associazione privata. Al contrario, come Assessorato e come Giunta, in collaborazione con i consiglieri regionali, ci siamo attivati da subito per trovare le giuste soluzioni che portassero a un superamento delle criticità, così da garantire i posti di lavoro, le professionalità e le preziose prestazioni svolte nelle aziende zootecniche dai dipendenti dell’Aras. In totale autonomia invece i commissari straordinari hanno deciso di avviare la liquidazione, non prendendo quindi in considerazione la richiesta da noi presentata di un rinvio di almeno 30 giorni. Tempo importantissimo in cui portare a termine le trattative in corso con il Ministero della Funzione pubblica, dove domani si terrà il secondo incontro nel giro di pochi giorni”. Questo il commento dell’Assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, sulla nota stampa inviata dal Collegio dei liquidatori dell’Aras. “Per la precisione – ha proseguito l’esponente della Giunta – è bene ricordare che le risorse non ancora oggi trasferite da Laore verso l’Associazione regionale allevatori sono ferme poiché non sono mai state presentate le pezze giustificative che certifichino e motivino la liquidazione. In assenza di tale documentazione, più volte richiesta anche agli stessi Commissari straordinari negli incontri di queste ultime settimane, è impossibile avviare qualsiasi tipo di pagamento”.
Nel condividere quando detto da Caria la direttrice generale di Laore Sardegna, Maria Ibba, ha ribadito che “l’Agenzia, incaricata di seguire la convenzione tra Regione e Aras, è stata sempre disponibile e collaborativa: prima nel venire incontro alle richieste dell’Associazione e poi a quelle dei Commissari straordinari e dell’Associazione italiana allevatori (Aia). Una disponibilità – ha aggiunto Ibba – che ha anche tenuto conto delle difficoltà finanziarie in cui versava Aras, tanto che quest’anno, a febbraio, appena rese spendibili le risorse della legge Finanziaria, abbiamo trasferito l’acconto sul primo quadrimestre 2018 nel giro di pochi giorni e in anticipo rispetto al completamento delle mansioni e quindi alla chiusura delle rendicontazioni”. Com-red