Roma, 23 Apr 2018 - Il Presidente della Camera, Roberto Fico, è giunto al Quirinale proco prima delle 17, dopo la convocazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Stamane Mattarella ha fatto una riunione con i suoi collaboratori. Resta da valutare quale sarà l'ampiezza del mandato, se cioè sarà limitato al perimetro M5s-Pd o se prenderà in considerazione l'ipotesi Lega-M5s. In mancanza di cambiamenti di rilievo, il Presidente della Repubblica dovrebbe procedere, come ha fatto finora, a una verifica concreta dell'esito delle consultazioni. Con l'incarico a Elisabetta Casellati (espressione della coalizione piu' votata) si è verificato se la maggioranza indicata come possibile da Matteo Salvini, leader di quella coalizione, avesse le gambe forti per far partire un governo, e la possibile maggioranza era centrodestra-M5s. Ma l'esito di questo sondaggio è stato un nulla di fatto. Ora il mandato esplorativo al Presidente della Camera sarebbe la strada più ovvia e speculare per far fare alla terza carica dello Stato (espressione del partito più votato) un sondaggio che verifichi se l'opzione indicata dal Movimento 5 stelle possa portare a un governo. Il M5s ha dato due possibilità: o un'alleanza con la sola Lega o con il Pd. Finora il leader del Carroccio ha detto di voler tenere unito il centro-destra e di non avere nessuna intenzione di sciogliersi dall'abbraccio con Berlusconi per correre da solo incontro a Di Maio.
Ma si potrebbe decidere di non ingessare il mandato esplorativo con troppi vincoli per dare agio di sondare in profondità i partiti e soprattutto per uscire dagli alibi e dagli equivoci, costringendo tutti ad una pubblica assunzione di responsabilità. Il PD pur avendo dichiarato la sua indisponibilità a una alleanza con il Movimento 5 Stelle ha però fatto sapere che risponderà positivamente all'invito alle consultazioni da parte di un possibile incaricato del Quirinale e attende di sapere l'orientamento del capo dello Stato.
"Facciamo veloce, noi abbiamo le idee chiare e infine se ognuno scende dal piedistallo in una settimana daremo il governo agli italiani". Matteo Salvini ha rivolto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, commentando l'esito delle elezioni in Molise. "Lo dico a Di Maio, lo dico da leader del centrodestra, mettiamoci al tavolo. Riforma delle pensioni, riforma del lavoro, riduzione delle tasse, blocco degli aumenti dell'Iva e delle accise, blocco e controllo dei confini e in qualche giorno si dà un governo che dura cinque anni a questo Paese. Se tutti scendono dal loro piedistallo e si parla di cose e non di nomi, non c'è problema. Il voto molisano ne è la rappresentazione evidente". Ha aggiunto Salvini.
"Dal Molise parte un segnale nazionale importante: il centrodestra unito ha la capacità di raccogliere il consenso degli italiani per guidare le regioni ed il Paese. Il messaggio degli elettori è stato chiaro, ora dobbiamo impegnarci con tutte le nostre energie per ripetere lo stesso successo in Friuli". Lo afferma Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia commentando le elezioni in Molise.
"Si tratta - prosegue Berlusconi - di un successo davvero significativo. Avevo chiesto agli elettori del Molise un voto per dare un buon governo alla loro regione, per evitare una vittoria dei Cinque stelle che dopo i risultati delle politiche sembrava a portata di mano e per ribadire che il centro-destra è la prima area politica nel Paese. Tutti e tre questi risultati sono stati ottenuti. Prima di tutto - questo è il dato più importante - Donato Toma sarà un governatore autorevole che riuscirà a far ripartire il Molise e a fargli avere il peso che merita nei rapporti con Roma e con Bruxelles. Un grazie di cuore prima di tutto agli elettori Molisani per aver ascoltato il mio appello. Sono stato in Molise durante la campagna elettorale ed ho sentito intorno a me l'affetto, l'entusiasmo, la voglia di cambiamento dei molisani. Sono tornato dal Molise con la certezza che avremmo vinto. Dal Molise parte un segnale nazionale importante: il centro-destra unito ha la capacità di raccogliere il consenso degli italiani per guidare le regioni ed il Paese. Il messaggio degli elettori è stato chiaro, ora dobbiamo impegnarci con tutte le nostre energie per ripetere lo stesso successo in Friuli.