Orotelli (Nu), 20 Apr 2018 - Alle ore 02:40 circa del 01 aprile scorso, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Ottana sono intervenuti sulla strada statale 129 nel territorio del Comune di Orotelli, poiché era stata segnalata la presenza di un veicolo coinvolto in un sinistro stradale. L’auto è stata rinvenuta abbandonata a bordo strada, fortemente danneggiata dopo essersi ribaltata, senza che vi fosse la presenza di alcun passeggero, e all’interno dell’abitacolo sono state rilevate delle tracce ematiche.
Subito dopo sono iniziate le ricerche, intorno all’area dell’incidente, e degli occupanti feriti, che avevano però esito negativo. Poi dopo gli accertamenti, si è risaliti alla reale utilizzatrice dell’auto, la quale dichiarava inizialmente che il veicolo era stato oggetto di probabile furto poiché, poco tempo prima, era stata brevemente contattata telefonicamente dal convivente, il quale gli aveva chiesto se fosse stata lei a prendere l’auto. Ma da quel momento in poi non si avevano più notizie del convivente che risultava irrintracciabile.
Nel proseguo delle ricerche, l’uomo è stato rintracciato dai militari di Orotelli solo alle successive ore 08:00 mentre vagava in stato confusionale, con delle ferite alla testa, nei pressi del bivio di Orotelli tra la statale 129 e la statale 537, a qualche chilometro dal luogo del sinistro. Quindi è stato condotto presso la locale caserma dove ha fornito dichiarazioni sulla dinamica dei fatti, apparse agli inquirenti subito contradditorie. Raccontava che, mentre si trovava a Nuoro nella zona dell’Ospedale San Francesco, era stato raggiunto da alcune persone armate, le quali salite sull’auto da lui condotta, l’avevano rapito intimandogli di dirigersi in direzione Macomer. Nel proseguo del racconto ha inoltre riferito di aver ottemperato a quanto richiesto, ma una volta giunto in prossimità di una forte curva sulla SS 129, per liberarsi dai malfattori, avrebbe deliberatamente deciso di lanciare l’auto a forte velocità contro il guard-rail. A quel punto ha detto ancora che, se pur ferito per le conseguenze del grave incidente, era riuscito ad uscire dall’abitacolo e a far perdere le tracce ai suoi rapitori, vagando infine per le campagne fino ad incontrare i carabinieri nel punto in cui era stato trovato.
A questo punto sono subito partite le indagini da parte degli investigatori dell’Arma per appurare quanto accaduto. Il veicolo oggetto del sinistro, è stato messo sotto sequestro e sottoposto ad accurati rilievi tecnici da parte di personale altamente specializzato del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro. Poi, i carabinieri della Stazione di Orotelli unitamente ai colleghi del Comando Provinciale di Nuoro, hanno proceduto alla verifica punto per punto il racconto, ricostruendo i movimenti dell’uomo dalla sera del 31 marzo fino al verificarsi dell’incidente. Sono state inoltre sentite decine di persone, si è proceduto ad acquisire filmati dei sistemi di videosorveglianza, si sono effettuate complesse attività tecniche di rilevamento. E, visto il grave reato riferito, decine di investigatori lavoravano senza sosta per verificare la dinamica dei fatti dal giorno di Pasqua fino alla giornata odierna, quando il “rapito”, posto dinanzi alle inoppugnabili risultanze investigative, ha confessato di essersi inventato tutta la storia perché, postosi alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere, a seguito dell’incidente aveva temuto di incorrere nel ritiro della patente di guida per la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada, se fosse risultato positivo al test etilometrico.
Quindi il 43 enne nuorese è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per aver falsamente dichiarato essere avvenuto un reato suscitando allarme presso l’autorità, rendendosi pertanto responsabile di Simulazione di reato Procurato allarme, ben più gravi della violazione al Codice della Strada in cui temeva di incorrere.