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Formazione Areus, direzione generale risponde a cappellacci

Nuoro, 5 Apr 2018 - Riguardo le affermazioni del deputato Ugo Cappellacci, la direzione generale dell'Areus precisa quanto segue:

Premesso che l’attivazione del Servizio di elisoccorso regionale - di cui si parla da circa 20 anni, senza mai essere arrivati a conclusione - è un obiettivo di enorme importanza per garantire un reale miglioramento della efficacia complessiva del trattamento dei casi di emergenza urgenza in tutto il territorio regionale ed è quindi interesse di tutti portarlo a compimento nel più breve tempo possibile, non può esservi alcun dubbio sul fatto che l’attivazione del servizio non può prescindere da una adeguata formazione del personale sia medico che infermieristico e che la formazione ha un costo.

Ciò detto e rilevato che la collaborazione con Areu Lombardia è prevista da un protocollo di intesa siglato tra la Regione Sardegna e la Regione Lombardia (Delibera n°63/41 del 25.11.2016) e dalla successiva convenzione tra Assessorato alla Sanità e Areu Lombardia, nelle quali si fa specifico riferimento allo sviluppo della formazione nell’ambito della emergenza urgenza extraospedaliera ed alla implementazione del servizio di Elisoccorso Hems regionale, risulta del tutto fuorviante il contenuto della nota dell’Onorevole Cappellacci.

In primo luogo il costo di 352 mila euro, che è un preventivo e non un costo sostenuto, è riferito al costo presunto complessivo della formazione e non a quanto Areus rimborserà alla Azienda Lombarda; sono infatti compresi i costi relativi ai rimborsi spese per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale nonché il rimborso che Areus dovrà riconoscere alle Aziende Sanitarie della Regione per l’utilizzo in orario di servizio del personale medico ed infermieristico durante il periodo di formazione.

Inoltre i 56.000 previsti per le trasferte degli operatori in Lombardia sono indispensabili per il completamento della formazione con esercitazioni pratiche su interventi di soccorso, al fine di consolidare le competenze acquisite nel corso di formazione; sono previste presso le basi operative della Lombardia perché, in primo luogo, in quel periodo il servizio non sarà ancora operante in Sardegna e dunque non si vede come si potrebbero fare in loco delle esercitazioni pratiche; inoltre perché in Lombardia sono attivi gli stessi mezzi che saranno utilizzati dal servizio regionale.

Quanto ai costi di tutoraggio e coordinamento amministrativo, questi sono relativi al costo complessivo delle funzioni amministrative di tutti i servizi che interverranno sia nella fase di progettazione che in quella della acquisizione delle risorse e di rendicontazione e liquidazione, per la durata di circa 10 mesi.

Quanto ai 22.400 euro previsti quale rimborso per la partecipazione del Soccorso Alpino, questo fa riferimento ai costi relativi al vitto e all’alloggio degli istruttori nazionali e regionali che parteciperanno alle 4 settimane di formazione sul campo; si deve ricordare che il Soccorso Alpino rappresenta un partner indispensabile per l’attivazione del servizio, come avviene in tutte le regioni Italiane già dotate del servizio con l’eccezione della Liguria. In conclusione si ribadisce che quanto si sta facendo, pur tra molte difficoltà, ha il solo obiettivo di attivare un servizio indispensabile nel più breve tempo possibile, considerati gli anni trascorsi inutilmente, e nell’esclusivo interesse di tutta la popolazione sarda. Com

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