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Presentati i ministri a Cinque Stelle. Di Maio: “Derisi? rideremo noi lunedì”

Roma, 2 Mar 2018 - "Quest'idea è nata nel 2014 da Gian Roberto Casaleggio e lo disse durante la campagna delle europee. Qualcuno ci ha deriso per questa scelta, ma rideremo noi lunedì quando probabilmente gli italiani ci porteranno al 40%". Così il candidato premier M5S Luigi Di Maio alla presentazione, oggi, della squadra di governo del Movimento. "Noi oggi fissiamo un nuovo benchmark per i ministeri, sarà difficile sostituirli con uomini di partito, con uomini di apparato", spiega.

Ecco la squadra - Ministri senza portafoglio: Dott. Riccardo Fraccaro, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, gli Affari Regionali e la democrazia diretta. Prof. Avv. Giuseppe Conte, Ministro per la Pubblica Amministrazione, la Deburocratizzazione e la Meritocrazia. Prof.ssa Filomena Maggino, Ministro per la Qualità della Vita e lo Sviluppo Sostenibile. Sig. Domenico Fioravanti, Ministro per lo Sport. Ministri con portafoglio: Prof.ssa Emanuela Del Re, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Prof.ssa Paola Giannetakis, Ministro dell'Interno. Avv. Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia. Dott.ssa Elisabetta Trenta, Ministro della Difesa. Prof. Andrea Roventini, Ministro dell'Economia e delle Finanze. Prof. Lorenzo Fioramonti, Ministro dello Sviluppo Economico; Dott.ssa Alessandra Pesce, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Gen. Sergio Costa, Ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. Prof. Mauro Coltorti, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Prof. Pasquale Tridico, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dott. Salvatore Giuliano, Ministro della Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Dott. Alberto Bonisoli, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Prof. Armando Bartolazzi, Ministro della Salute.

"Questi non sono miei ministri, sono persone che sono patrimonio di tutti, che ci hanno messo la faccia senza paracadute e per puro spirito di servizio nei confronti del Paese. Se gli altri vogliono, da lunedì ci mettiamo intorno al tavolo e ne parliamo. Io ne ho piene le scatole degli Alfano agli esteri", ha concluso di Maio.

"Diffusione del decentramento, democrazia diretta e centralità del Parlamento" sono gli obiettivi che si pone il candidato ministro ai Rapporti con il Parlamento. È l'autore della norma che ha consentito di eliminare gli affitti d'oro di Montecitorio.

Bisogna "rendere più efficiente la Pa, combattere l'ipertrofia normativa che penalizza gli onesti e diffondere la cultura della legalità" ha detto il designato a ministro per la Pa, la deburocratizzazione e la meritocrazia. Occorre "ridurre drasticamente le leggi inutili, che sono più di 400".

Lo Stato "deve tornare a investire sullo sport di base: la prima cosa è una anagrafe degli impianti sportivi e scolastici". Ha detto l'ex campione olimpico di nuoto designato come possibile ministro dello Sport.

"Un impegno profondo per la pace e la costruzione di nuovi equilibri con partner strategici, un nuova impostazione nelle relazioni internazionali" afferma la candidata agli Esteri tracciando le linee guida che lei immagina la Farnesina dovrebbe applicare nei prossimi anni.

Implementazione con 10 mila unità delle forze di polizia, rimodulazione e valorizzazione delle risorse e motivazione delle stesse, anche attraverso un reale sistema meritocratico e revisione delle attuali condizioni salariali.  Sono i punti salienti del programma del ministro dell'Interno designato. Con lei il M5s vorrebbe introdurre anche in sistema di "sicurezza partecipata". "La sicurezza non si risolve inondando le strade di polizia e militari: noi crediamo nella sicurezza partecipata, attraverso l'ottimizzazione delle risorse disponibili affrontando le continue emergenze che provocano instabilità: una su tutte quella dei migranti". Giannetakis promette anche l'implementazione della polizia di prossimità "sempre promessa e mai attuata".

Occorre procedere a una riforma della prescrizione, che deve essere "sospesa al momento del rinvio a giudizio".  "La prescrizione - dice il ministro della Giustizia designato - non ha nulla a che fare con la ragionevole durata del processo". E rilancia anche la proposta di introdurre la figura dell'agente provocatore nella pubblica amministrazione.

Occorre "investire nel capitale umano, nella ricerca e nell'innovazione per migliorare l'equipaggiamento" delle Forze armate "e sviluppare sistemi di intelligence per la sicurezza delle reti" afferma l'esperta e ricercatrice in materia di difesa e sicurezza, designata da Di Maio come possibile ministro della Difesa. Puntando su "razionalizzazione delle spese e ottimizzazione dei costi", "il nostro governo offrirà forze armate più efficienti".

Il Mef ha bisogno di una svolta epocale e deve tornare a privilegiare la crescita economica, deve essere sostenibile, inclusiva, e deve ridurre la cosiddetta finanziarizzazione dell'economia. Oggi c'è troppa finanza e poca economia reale, lo Stato deve tornare a essere innovatore" afferma il candidato al Mef. "Serve un nuovo impulso di investimenti pubblici, che non saranno a pioggia ma adeguato alle sfide dell'Italia, le societies challenges, come definite dalla commissione Ue".

"La politica di oggi non si può fare a compartimenti stagni, è fondamentale avere un modello di sviluppo intelligente: non abbiamo l'idea di come deve essere una impresa oggi. Cosa vogliamo fare delle grandi società partecipate che hanno grandi capitali. La crisi di domani- sostiene il candidato al ministero dello Sviluppo Economico- si risolve pensando a come si risolve la crisi di dopodomani: servono investimenti ad alto moltiplicatore e una scelta energetica precisa, bisogna uscire dal fossile entro il 2050 e investire sulle rinnovabili".

Difendere a Bruxelles l'agricoltura mediterranea ora relegata a vantaggio dei sostegni sull'agricoltura continentale. E largo ai giovani. È, in sintesi, il programma del ministro designato all'agricoltura. "Gli aiuti al settore devono finalmente raggiungere gli agricoltori che ne hanno bisogno. E bisogna lavorare per il ricambio generazionale: più giovani in agricoltura significa anche più innovazione".  Inoltre, "l'agricoltura multifunzionale: svolge funzioni non solo riduttive ma anche di carattere sociale e di sostenibilità ambientale".

"Noi diciamo 'no' al ponte di Messina e poi non ci sono i ponti sul Po" afferma il candidato al ministero delle infrastrutture e dei trasporti. "Incentiveremo interventi a basso impatto, e la messa in sicurezza del territorio in tempi brevi e senza sprechi, disincentivando le forme di trasporto più impattante".

"L'Italia è un paese ricco, ma che significa essere ricchi se abbiamo 4,7 milioni di persone che vivono in povertà? Per queste persone serve il reddito di cittadinanza che soprattutto è un reddito di dignità" afferma il ministro designato al Lavoro. "Gli ultimi dati certificano che 4 contratti su 5 sono contratti a termine. Abbiamo speso tra i 20 e 30 miliardi con il jobs act per ottenere 4 contratti su 5 a termine".

"Servono interventi mirati a creare un tessuto e una coscienza" culturale "nelle periferie urbane. La cultura può aiutare a superare il disagio delle periferie"; bisogna "attrarre turismo di qualità" puntando sugli "studenti stranieri, che diventano i primi ambasciatori del Made in Italy" nel mondo: è il pensiero del possibile ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo.

"I vaccini sono essenziali, sono importanti. E' chiaro che la problematica si sposta su come vengono proposte queste cose. Gli italiani hanno ben chiaro che quando c'è una certa emergenza il vaccino è essenziale. Va corretto il modo di propinare questi strumenti" dice il potenziale ministro della Sanità. "Ci sono vaccini essenziali che vanno fatti. Alcuni vaccini - ha aggiunto - possono essere anche discussi. Se c'è un'emergenza sanitaria, è compito del ministero della Sanità fare corretta informazione per convincere la gente".

"La buona scuola è un provvedimento disastroso, che ha distrutto la vita di migliaia di insegnanti. Alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre". "Dobbiamo trasformare la scuola dal luogo dell'insegnamento a quello dell'apprendimento". "Serve intervenire sulle tasse universitarie, consentendo a tutti il diritto allo studio, e forse serve intervenire con la rivisitazione dei criteri di ammissione sulle facoltà a numero chiuso", dice l'ipotetico ministro dell'Istruzione.

Ma è polemica sulla designazione di Giuliano all'Istruzione. "In bocca al lupo al candidato Ministro dell'Istruzione del M5S Salvatore Giuliano. Ha l'esperienza per fare bene, l'ha dimostrato dando un contributo qualificante alla Buona Scuola. È stato tra i membri del Cantiere che nel 2014 ne pose le basi, e ha continuato a lavorarci fino al 2016", scrive l'ex ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini, su Twitter.

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