Cagliari, 17 Feb 2018 - Nel corso di attività a contrasto dell’abusivismo commerciale e della sicurezza prodotti, i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Cagliari, della tenenza di Iglesias e della tenenza di Sarroch hanno eseguito quattro distinti interventi.
Il primo è stato effettuato nei confronti di un esercizio commerciale operante a Quartu Sant’Elena nel campo del commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori: nel corso dell’intervento è stata riscontrata la vendita di merce in violazione delle norme contenute nel codice del consumo. I militari hanno rinvenuto 435 prodotti, tra giocattoli e gadget, privi della corretta etichettatura poiché sprovvisti in alcuni casi della descrizione in lingua italiana e in altri casi dell’indicazione delle specifiche tecniche del prodotto o dell’importatore.
Nel secondo, operato presso un negozio di Gonnesa, le Fiamme Gialle hanno individuato 487 articoli (anche in questo caso giocattoli e accessori) privi della prevista marcatura “Ce” nonché delle indicazioni necessarie a garantire la corretta e completa informazione relativamente alle caratteristiche dei beni riconoscibili in prodotti sicuri.
Presso un‘attività commerciale di Pula, i finanzieri hanno riscontrato la presenza di 174 prodotti (piccoli elettrodomestici per uso personale, accessori di telefonia ed informatica, lampadine) privo della prescritta marcatura “ce” nonché delle previste indicazioni da fornire al consumatore obbligatoriamente in lingua italiana (provenienza e tipologia di prodotto, materiali impiegati, istruzioni, precauzioni e destinazioni d’uso).
Infine a Cagliari, presso un grande magazzino, i militari del gruppo di Cagliari hanno individuato 119.579 prodotti di cancelleria privi della corretta etichettatura relativa all’indicazione dell’importatore e del fabbricante, in violazione delle norme dettagliate dal codice del consumo.
I complessivi 120.675 articoli sono stati sottoposti a sequestro ed i titolari dei negozi sono stati multati ognuno con una sanzione pecuniaria fino a un massimo di € 25.000.