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“Bankitalia e Consob inefficaci. Vigilanza non ha tutelato risparmio”. Commissione approva relazione

Roma, 30 Gen 2018 - La relazione finale della Commissione d'inchiesta sulle banche, presentata dal vice presidente Marino, è passata con 19 voti favorevoli (Pd e centristi). I contrari sono stati 15, sei gli assenti.

In particolare hanno votato a favore i componenti del Pd, il presidente Pier Ferdinando Casini, Tancredi (civ pop), Tabacci (+Europa), Zeller (autonomie). Contrari sono stati i parlamentari del Movimento 5stelle, di Fdi, Andrea Augello (Idea), Lega, Molinari (Misto), Bellot (Noi con l'Italia), Capezzone (direzione Italia), Fi e Leu.

Il presidente della Commissione d'Inchiesta Pier Ferdinando Casini trasmetterà la relazione finale ai presidenti di Camera e Senato.

"Nello scenario che ha caratterizzato l'ultimo decennio, l'esercizio dell'attività di vigilanza non si è dimostrato del tutto efficace". Lo si legge nella relazione di maggioranza illustrata dal vice presidente Mario Maria Marino.

"La Commissione è giunta a ritenere che in tutti i 7 casi" di crisi bancarie oggetto di indagine "le attività di vigilanza sia sul sistema bancario (Banca d'Italia) che sui mercati finanziari (Consob) si siano rivelate inefficaci ai fini della tutela del risparmio", si legge.

In tutti i sette casi di crac bancari presi in esame dalla commissione - Mps, Veneto Banca, popolare di Vicenza, Banca Marche, Etruria, Carichieti e Cariferrara - la relazione rileva anche che "le modalità di applicazione delle regole e degli strumenti di controllo si siano rivelate perfettibili; che i poteri sanzionatori siano stati impotenti in caso di manifestazioni dolose che hanno spesso investito gran parte della direzione apicale degli emittenti; che le modalità di presidio dai rischi e di salvaguardia della trasparenza dei mercati  si siano dimostrate inadeguate".

Nel documento si ricorda comunque che "un primo aspetto emerso nel corso delle diverse audizioni, riguarda il fatto che Banca d'Italia ha lamentato limiti "investigativi" degli strumenti a propria disposizione, all'epoca dei fatti, in sede di ispezione".

Al netto degli episodi dolosi di occultamento di documenti e di mala gestio, che in talune situazioni hanno contraddistinto l'operato delle Banche in esame, si legge ancora, "occorre domandarsi se gli strumenti a disposizione della Vigilanza siano stati utilizzati tutti ed in caso positivo, si siano dimostrati sufficienti". E a tal proposito viene citata la testimonianza del numero uno di via Nazionale. "Lo stesso Governatore, chiamato ad esprimere una sua valutazione sull'operato di Banca d'Italia, non ha escluso possibili carenze".