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Deraglia il treno alle porte di Milano proveniente da Cremona: 3 morti e oltre 100 feriti. “Individuato cedimento rotaia”

Milano, 25 Gen 2018 - Almeno 3 morti e un centinaio di feriti, una decina dei quali gravi: è il primo bilancio del deragliamento di un treno nord alle porte di Milano, tra Segrate e Pioltello. L'incidente è avvenuto lungo poco prima delle 7 del mattino lungo la direttrice Milano-Venezia: il treno con sei vagoni era partito da Cremona alle 5 e 32 ed era diretto alla stazione di Milano Porta Garibaldi, con centinaia di pendolari a bordo.

I Tecnici di Rete Ferroviaria Italiana parlano di un cedimento della rotaia. La conferma arriva da Umberto Lebruto, direttore di produzione di Rfi, intervenendo a Rainews24. Sono state tre le vetture del treno regionale 10452 Cremona - Treviglio - Milano Porta Garibaldi uscite dai binari. Il treno - secondo una prima ricostruzione di Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce l'infrastruttura - ha percorso con alcune ruote fuori dalle rotaie circa due chilometri prima che una delle tre vetture impattasse un palo della trazione elettrica e si accartocciasse. A quel punto il treno si è scomposto. Dunque secondo i tecnici nessun malfunzionamento degli scambi. I sistemi di sicurezza della rete hanno funzionato: i sensori posizionati sugli scambi hanno rilevato il passaggio anomalo di alcune vetture del treno ed hanno disposto a "via impedita" tutti i sistemi di segnalamento, bloccando di fatto la circolazione nell'area. Poco prima - arrivando sul posto, il Prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, aveva detto: "Sembra sia una questione strutturale, un cedimento dello scambio". Il questore Marcello Cardona ha parlato di: "un cedimento tra vagoni ma sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire il quadro". L'ipotesi che si sta facendo largo dunque è che si sia trattato di un problema allo scambio.

La prefettura ha attivato il 'Centro coordinamento Soccorsi' per il coordinamento del soccorso - coinvolte forze dell'ordine, Polizia stradale, Polizia ferroviaria, vigili del fuoco, Areu 118, Croce Rossa, Trenord, Rfi - per l'incidente ferroviario avvenuto stamane a Pioltello, alle porte di Milano. Sono state attivate delle linee telefoniche dedicate per i parenti dei viaggiatori presumibilmente presenti sul treno e per gli uffici consolari al fine di raccogliere tutti gli elementi informativi utili e fornire, appena in grado, una restituzione sulle condizioni delle persone a bordo del treno coinvolto (02 77584184 - 02 77584892). La prefettura tramite la Croce Rossa ha inoltre attivato un servizio di supporto psicologico in loco con esperti dedicati allo scopo.

"Il macchinista ha fornito indicazioni utili ma al momento non è possibile fornire ulteriori informazioni". Lo ha detto il Pm Tiziana Siciliano che si è recata sul luogo dell'incidente. Il Pm ha anche aggiunto che al momento non sono "in grado di dare nessuna indicazione sulle cause dell'accaduto".

Tra Milano e Brescia il traffico ferroviario è stato interrotto sia sulla linea direttissima che su quella alternativa, fermi anche i treni di Trenitalia.    Per cause ancora da accertare, il convoglio è deragliato e le due carrozze centrali si sono "intraversate", finendo a un angolo di 90 gradi l'una dall'altra. I Vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per tagliare le lamiere ed estrarre gli ultimi passeggeri incastrati.

"Ci sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno e poi il convoglio si è fermato. Ci hanno fatto scendere e i soccorsi sono arrivati mezz'ora dopo". E' il racconto di un testimone oculare del deragliamento del treno avvenuto questa mattina alle porte di Milano. Maurizio Lanzani, collaboratore di RTL 102.5, viaggiava da Cremona verso Lambrate sul convoglio deragliato nei pressi di Pioltello.

"Due carrozze si sono semi squarciate. Una scena agghiacciante - racconta - e ho avuto fortuna a prendere un altro vagone che non è deragliato. I soccorsi sono arrivati un po' in ritardo, anche perché il treno si è fermato sulla linea ferrata fuori stazione e il luogo è difficilmente raggiungibile".

A complicare il lavoro dei soccorritori è il fatto che il convoglio è finito vicino a una massicciata ferroviaria, da cui sono state asportate le ringhiere di cemento per facilitare i soccorsi. Diversi elicotteri, tra cui un'eliambulanza giunta dall'Emilia-Romagna, hanno fatto la spola con gli ospedali per trasferire i feriti più gravi.

Stanno giungendo alla spicciolata, con i volti tesi, i parenti delle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto a Seggiano di Pioltello. Si presentano ai cancelli della Innocenti Depositi e i vigili che hanno i loro nomi, li fanno entrare. "Sono D.T. posso passare - dice una donna in lacrime alla guida di una utilitaria bordeaux - mi dica dove andare". Poche frasi, e la polizia locale fa accompagnare la donna e un suo parente nell'area di raccolta dei soccorsi. Poco dopo arriva anche un Suv con un uomo di mezza età alla guida. Anche lui viene fatto passare. È sicuramente un parente di una vittima perché quelli dei feriti non possono entrare ma devono recarsi agli ospedali. Un minuto dopo l'ingresso della seconda macchina esce un furgone metallizzato delle imprese funebre locali.

Rabbia tra i pendolari per il tweet con cui poco dopo le 8 Trenord ha dato notizia dell'interruzione dei collegamenti ferroviari fra le stazioni di Treviglio e Milano in cui si parla di "un inconveniente tecnico a un treno".

Successivamente la società che gestisce il trasporto ferroviario locale in Lombardia ha diffuso un'altra nota in cui ha spiegato che "un treno è sviato tra le stazioni di Treviglio e Pioltello per "cause che devono essere accertate".

Drammatica la testimonianza di Maurizio Lanzani raccolta dal direttore di Rainews24, Antonio Di Bella. Lanzani questa mattina si trovava a bordo di quel treno - come tutte le mattine in quanto pendolare - quando ha sentito un "forte rumore di sassi, il treno sobbalzava, ho visto anche delle scintille". Poi ha aggiunto che c'è voluto un po' prima che il convoglio si fermasse. Non aveva capito la gravità di quanto stava accadendo. Solo quando è sceso dalla vettura, con gli altri passeggeri, si è reso conto del disastro.