Cagliari, 8 Dic 2017 - Copre ora tutto il territorio nazionale, isole comprese, la mobilitazione dei precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con presidi permanenti in quattordici sedi del più grande ente di ricerca italiano. I precari CNR di Sassari e Oristano indicono un’assemblea permanente e prenderanno parte alla protesta nazionale dei ‘Precari Uniti CNR’ prevista per il 15 dicembre prossimo davanti a Montecitorio.
Aumentano di giorno in giorno le bandierine ‘Precari Uniti CNR’ sulla cartina dell’Italia che circola sui social network sotto l’hashtag #OccupyCNR, a indicazione delle sedi del Consiglio Nazionale delle Ricerche ad aver aderito alla mobilitazione nazionale contro il precariato e indetto ufficialmente un’assemblea permanente di protesta. Dopo l’adesione unanime del CNR di Oristano e Sassari durante un’assemblea sindacale, sale infatti a quattordici il numero presidi permanenti sul territorio italiano. Obiettivo dell’iniziativa, richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema del precariato cronico negli Enti Pubblici di Ricerca – il 40% dei lavoratori CNR svolge attività di ricerca scientifica con varie forme contrattuali di tipo precario, con una media nazionale di precariato di circa 8 anni - e sulla necessità di uno stanziamento di risorse adeguato per la sua risoluzione.
La protesta dei precari CNR si intensifica per l’imminente approvazione alla Camera degli emendamenti alla Legge di Bilancio che riguardano il finanziamento dei piani attuativi del Decreto Madia – lo strumento legislativo predisposto per garantire il superamento del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni, non supportato da uno stanziamento di risorse tale da garantirne l’applicabilità. La previsione di fondi votata in Senato il 29 novembre - 10 milioni di euro per il 2018, più 50 milioni a decorrere dal 2019, in regime di cofinanziamento al 50% da parte degli Enti di Ricerca – consentirebbe difatti la stabilizzazione di poco più di 2400 unità di personale, a fronte dei 4500 aventi diritto in base a quanto stabilito dal Decreto Madia, di cui 2600 nel solo CNR.
Il CNR della Sardegna manifesterà piena adesione alla mobilitazione nazionale anche prendendo parte alla protesta che si terrà a Roma davanti al Palazzo di Montecitorio il prossimo 15 dicembre alle ore 10.30. L’appello che i ricercatori CNR di tutta Italia porteranno davanti al Parlamento è quello di garantire concretamente l’avanzamento della ricerca scientifica in Italia e il rispetto dei diritti fondamentali di chi vi lavora. Com