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Teatro del Segno – Via Quintino Sella – Is Mirrionis a Cagliari sabato 9 dicembre ore 21 presenta compagnia Berardi Casolari i “Briganti”

Cagliari, 5 Dic 2017 - Sbarca nell'Isola l'epopea meridionale di “Briganti”, l'affascinante spettacolo scritto, diretto e interpretato da Gianfranco Berardi -  straordinario interprete il cui talento vince e annulla il limite fisico della cecità, trasfigurando il buio con una performance visionaria ed emozionante - che sarà protagonista sabato 9 dicembre alle 21  al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per la Stagione 2017-2018 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda.

L'artista pugliese si ispira alla storia del brigantaggio che tra Settecento e Ottocento,  ma in realtà ben oltre le soglie del ventesimo secolo,  ha imperversato nel Regno delle Due Sicilie: un fenomeno complesso e dalle molteplici valenze politiche e sociali, in cui il sentimento di rivolta contro il potere e vaghi ideali di giustizia si intrecciano alle amare cronache di aggressioni e delitti, in un contesto di diffusa miseria morale e materiale, tanto da assumere, specialmente in età risorgimentale, connotati di rivolta popolare – in uno studio moderno e attento che guarda oltre le mere azioni di violenza e rapina.

Gianfranco Berardi sceglie il punto di vista particolare di un giovane brigante, catturato e imprigionato, che rievoca eroiche e feroci imprese dalla sua cella nel carcere dell'ex Regno delle Due Sicilie: tra le sue memorie frammentarie rievocate in un forma onirica e poetica affiora il ricordo di Carmine Crocco, capo indiscusso delle bande del Vulture, che estendeva la sua autorità fino all'Irpinia,  uno dei più temuti e ricercati fuorilegge del periodo post-unitario,  conosciuto come il “Generale dei Briganti” o il “Napoleone dei Briganti”.

Viaggio nella storia – dalla parte degli ultimi, condannati ad un'esistenza di fatica e di stenti, la cui unica possibilità di riscatto consisteva nell'arruolarsi, spesso a forza, tra le fila dei briganti per depredare i signori e le genti di passaggio e diventare così rapinatori e assassini: da vittime e carnefici, da sudditi a ribelli, da braccianti a soldati e “ufficiali” di milizie irregolari, non di rado coinvolte nel conflitto tra le diverse forze in campo, tanto da contribuire a disegnare i nuovi scenari politici, uomini del destino in una civiltà dominata – ieri come oggi – dal gioco delle armi.

Una pièce raffinata ed evocativa, pensata come un sogno ad occhi aperti in cui il protagonista, ormai in catene, ripercorre gli anni intensi e pericolosi e le sue avventure da uomo libero: Gianfranco Berardi dà voce a uno sconosciuto antieroe, ne descrive le gesta e disegna così un vivido affresco del Belpaese tra moti risorgimentali e nascita del Regno d'Italia. Una narrazione incalzante e coinvolgente, che offre interessanti spunti di riflessione sul ruolo e la condizione dei popoli sottomessi ai capricci dei governanti e sulle cause e gli antefatti della cosiddetta “questione meridionale”, analizzati al di fuori  dei canoni della storiografia tradizionale, tenendo in considerazione gli effetti collaterali della spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi (cui si associò per un certo tempo lo stesso Carmine Crocco) percepita come un'invasione più che come una liberazione.

“Briganti” riscopre un'epoca – e un'epopea – alla luce della storia dei vinti oltre che dei vincitori: i sogni identitari e gli ideali rivoluzionari dei patrioti meridionali sono stati traditi nella creazione dello stato post unitario, e gli equilibri sulla scacchiera politica dell'Europa si sono ricostituiti ancora una volta sotto la spinta delle oligarchie. Gianfranco Berardi incarna in un vertiginoso assolo tutti i personaggi di un racconto corale, è l'ex contadino diventato bandito ma anche la madre e la fidanzata, in «una polifonia dissonante e ruvida di voci popolari dalla fortissima tensione emotiva» - come scrive Antonio Audino su Il Sole 24 Ore (2008) - in uno «straordinario montaggio in cui appaiono generali garibaldini, aristocratici di provincia, il prete, tutti d’accordo ormai nell’accettare il nuovo corso degli eventi, mentre ai poveri resta solo la disillusione e l’amarezza, come quella di essere stati prima istigati alla rivolta e poi abbandonati, per essere infine obbligati alla decisione di arruolarsi nel nuovo esercito e di venire fucilati».

Tragedia di popoli sottomessi e comunque sconfitti – ma trasfigurata nel linguaggio fantastico e lirico di un teatro immaginifico in cui una semplice sedia si trasforma in prigione o in arma da imbracciare – ma anche per qualche istante può diventare la donna amata da condurre all'altare.

Nell'Isola Gianfranco Berardi porta la sua cifra originale, l'incantesimo di un teatro contemporaneo che ha radici arcaiche nella novellistica popolare e si declina tra astrazione e esuberante fisicità: l'attore vive dentro tutte le sue identità, vere o inventate, incarnando e dimostrando ancora una volta la potenza espressiva di un'arte in cui la finzione diventa realtà.

E in Sardegna – a Cagliari, nel TsE di Is Mirrionis vedrà la luce in parte il nuovo progetto drammaturgico dell'artista in una residenza – nell'ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere/ per un quartiere senza teatro” sotto l'egida del Teatro del Segno, in collaborazione con la Compagnia Berardi-Casolari.

 

La Stagione 2017-2018 di “Teatro Senza Quartiere” si inserisce nel progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere/ per un quartiere senza teatro” 2017-2021 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant'Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Cagliari e della Regione Autonoma della Sardegna e l'apporto prezioso di alcuni sponsor privati.

Il progetto “Teatro Senza Quartiere/ per un quartiere senza teatro” 2017-2021 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, l’Accademia Internazionale della Luce, l’Aidi/ Associazione Italiana di Illuminazione – Sardegna, il Teatro Tages, Luna Scarlatta, Doc Servizi e CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Com

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