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Madre di 34 e figlio di 15 anni indagati in stato di arresto per il furto aggravato e gestione non autorizzata dei rifiuti

Iglesias, 20 Nov 2017 - I carabinieri della Compagnia di Iglesias, ieri pomeriggio hanno arrestato madre e figlio 15enne di etnia Rom, sorpresi all’interno di una discarica mentre prelevavano materiale stoccato all’interno dell’ecocentro di Portoscuso.

Un cittadino ha segnalato la presenza di un furgone all’interno del centro di raccolta e di alcuni ragazzi intenti a prelevare materiale e, quindi, i militari della Stazione cc di Portoscuso, sono intervenuti sul posto ed hanno effettivamente riscontrato la presenza del mezzo condotto dalla donna, di 34 anni, bosniaca già censita in banca dati per reati vari e tre dei suoi figli rispettivamente di 15, 11 e 10 anni.

I fermati avevano appena caricato sul loro mezzo materiale vario tra cui televisori, casse audio e abiti ma l'attenzione degli uomini dell’Arma si è rivolta, oltre che alla semplice condotta di furto, alla delicata materia del corretto smaltimento dei rifiuti, tanto più se di natura particolare/speciale. In questo caso, il materiale ferroso raccolto dalle persone fermate, pur non appartenendo alla categoria dei “rifiuti pericolosi” necessita in ogni caso di autorizzazioni per il prelievo ed il trasporto oltre all’iscrizione all’albo, tutta documentazione che, manco a dirlo, la rom non aveva.

In definitiva, l'attività posta in essere dai Carabinieri, inizialmente intervenuti per il furto, si è in realtà estesa all’area della “gestione rifiuti”, trattata in uno specifico decreto, il “Testo Unico delle norme in materia ambientale” 152 del 2006.

La previsione di legge mira, infatti, a prevenire la possibilità che a trattare i rifiuti siano soggetti non autorizzati che, smembrandoli o lavorandoli clandestinamente, possano creare seri rischi ambientali o la possibilità di roghi incontrollati che molte volte hanno toccato anche la provincia cagliaritana.

I Carabinieri hanno dunque recuperato e restituito il materiale all’ecocentro per lo stoccaggio e la successiva dismissione, mentre la donna ed il figlio 15enne (l’unico imputabile dei tre), sono stati formalmente indagati in stato di arresto per il furto aggravato e la gestione non autorizzata dei rifiuti;  la mamma è stata accompagnata al campo di “caput acquas” dove è residente unitamente agli altri figli, mentre il 15enne, anch’egli con numerosi precedenti penali, è stato accompagnato presso il carcere minorile di Quartucciu.

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