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Lotta da cortile tra due instabili: Nuovo attacco di Trump: “Kim mi dà del vecchio, io non direi a lui che è basso e grasso”

"Perché Kim Jong-Un mi insulta dandomi del 'vecchio' quando io non direi mai che è 'basso e grasso?": così Donald Trump in un un tweet postato da Hanoi al termine del suo tour in Asia. "Vorrei così tanto essere suo amico - aggiunge il presidente degli Stati Uniti scambiando epiteti da cortile scolastico con il leader nordcoreano -. Forse un giorno accadrà!". Ad un suo duro discorso di alcuni giorni fa Kim aveva risposto chiamando Trump un "vecchio lunatico".

Trump ha nuovamente fatto appello a "tutte le nazioni responsabili" affinché agiscano per contribuire a fermare la minaccia nucleare e missilistica nordcoreana. "Vogliamo progressi, non provocazioni - ha aggiunto il presidente in una conferenza congiunta con il presidente vietnamita Tran Dai Quang ad Hanoi -  "e vogliamo stabilità, non caos. Gli Stati Uniti - ha detto ancora - vogliono la pace, non la guerra".

In uno dei tweet postati da Hanoi a conclusione del suo tour in Asia, il presidente degli Stati Uniti se la prende con "gli haters e gli sciocchi" che mettono in dubbio i suoi sforzi di migliorare le relazioni con la Russia. Il presidente ha accusato i critici di voler" giocare alla politica" facendo male al Paese.

Ieri Trump aveva detto ai giornalisti che il presidente russo aveva nuovamente smentito ogni intervento nelle elezioni del 2016. Trump non ha chiarito se egli creda alle parole di Putin, ma ha fatto chiaramente intendere di non voler tornare sulla questione. Ha poi suggerito che l'inchiesta in corso su presunti contatti tra gli addetti alla sua campagna elettorale e i russi starebbero deteriorando i rapporti tra Usa e Mosca e potrebbero ostacolare gli sforzi di risolvere le crisi mondiali, come inSiria o con la Corea del Nord.

Trump ha detto di credere nelle agenzie di intelligence nonostante lo scetticismo espresso in passato sul cosiddetto Russiagate. "Alla loro guida ci sono attualmente persone perbene", ha detto durante la conferenza stampa congiunta con il presidente vietnamita ad Hanoi. "Credo molto nelle nostre agenzie di intelligence", ha aggiunto. Ieri Trump aveva bacchettato gli ex vertici dell'intelligence accusandoli di essere dei "manipolatori", accusando anche i Democratici di avvertendo di sabotare le relazioni tra i due Paesi.

Il presidente degli Stati Uniti, incontrando il presidente vietnamita Tran DaiQuang davanti ai giornalisti, ha promesso un "enorme volume di commerci tra i due Paesi" per un controvalore di "miliardi e miliardi di dollari". I due leader, prima della conferenza stampa congiunta, erano stati salutati con cori di bambini, bandiere al vento e inni nazionali. In giornata Trump partirà per le Filippine, ultima tappa del suo viaggio in Asia, dove parteciperà a degli incontri.

Trump ha invitato il Vietnam ad acquistare missili e altri armamenti dagli Stati Uniti, suggerendo implicitamente che questo possa aiutare a cancellare l'attuale sbilancio commerciale. Trump ne ha parlato con il primo ministro e con il segretario generale del Partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong, affermando che il commercio è diventato un elemento molto importante nei rapporti tra i due Paesi.  Al di là dei commerci, Trump ha auspicato "fantastiche relazioni" tra Usa e Vietnam, un tempo avversari politici.

Il presidente vietnamita Tran DaiQuang ha detto, durante la conferenza stampa con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che il suo Paese vuole risolvere la disputa nel Mar Cinese meridionale con negoziati pacifici. Trump si è offerto di fare da mediatore nella disputa che divide Vietnam, Cina e altri quattro Paesi contendersi in tuttoo in parte un'area di mare considerata strategica. Il presidente cinese Xi Jinping è atteso nelle prossime ore in Vietnam per una visita di Stato, e le isole contese saranno tra i temi principali in agenda.

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