Palermo, 6 Nov 2017 - La prima proiezione conferma il testa a testa tra i candidati di centrodestra, Nello Musumeci al 34% e Giancarlo Cancelleri, M5S, con il 34,0%. Staccati Fabrizio Micari (21,0%) per il centrosinistra e Claudio Fava (9,0%), sostenuto da Mdp e Si. Tiene l'affluenza, ma ha votato meno della metà degli elettori Affluenza definitiva in leggero calo: il dato è del 46,76%, rispetto al 47,41% registrato nel 2012. Ha comunque votato meno di un elettore su due. I dati sono stati diffusi dal servizio elettorale della Regione siciliana.
Alle 8 è iniziato lo spoglio delle schede per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana e l'elezione del successore del governatore Rosario Crocetta. Nei comitati elettorali dei candidati è attesa per capire se le schede daranno lo stesso risultato dei sondaggi. Dopo la diffusione ieri sera degli exit poll per le regionali siciliane, sono arrivate subito le prime reazioni.
"C'è un cauto ottimismo sul risultato finale. Attendiamo con fiducia il dato definitivo di oggi". È il commento a caldo dello staff del candidato presidente del centrodestra Nello Musumeci.
"Sei mesi fa in Sicilia tutti davano per scontata la vittoria del M5s. Abbiamo fatto un miracolo e, secondo gli exit poll, il centrodestra è vicino al 40% facendo vincere un presidente moderato e capace come Musumeci". Lo ha detto il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè commentando su La 7 i risultati degli exit poll.
"La cosa certa è che il governo è stato sfiduciato dall'80% dei siciliani. Ora scioglimento del Parlamento ed elezioni subito". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini commentando i primi exit poll in Sicilia.
"Gli exit poll danno in vantaggio il centrodestra in Sicilia. Aspettiamo i dati reali, ma già ora possiamo dire che questa è una notte felice. Perché per primi come Fratelli d'Italia abbiamo creduto nella candidatura di Nello Musumeci, un uomo specchiato e capace, uno straordinario siciliano. Alcuni avevano dei dubbi ma siamo felici che questa volta i nostri amici di viaggio ci abbiamo ascoltato. Perché abbiamo ridato al centrodestra un progetto serio di governo e una possibilità di vittoria". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, commentando i primi exit poll sulle regionali siciliane.
"Dopo il referendum del 4 dicembre, Matteo Renzi prende un'altra sonora batosta. Il centrodestra coeso e unito - che è un esempio da seguire per le Politiche - ci auguriamo possa aprire finalmente una nuova stagione politica. Attendiamo con cautela. Per ciò che emerge al momento, sembra profilarsi un'affermazione importante delle forze che fanno riferimento al Ppe, a cominciare dalla grande affermazione dell'Udc". Lo dice il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa commentando i primi exit poll sulle Regionali in Sicilia.
È rimasto chiuso il comitato elettorale del candidato M5S Giancarlo Cancelleri. La sede del comitato è situata nella parte nuova di Caltanissetta, non lontano dall'istituto tecnico commerciale dove, ieri mattina, Cancelleri ha votato. Cancelleri, comunque, non rilascia alcuna dichiarazione. Solo oggi il M5S dirà la sua. Tuttavia, il candidato governatore condivide sul suo profilo Facebook il video di M5S Europa con le dichiarazioni di Ignazio Corrao: "Siamo la prima forza politica in Sicilia e in Italia. Il M5s ha corso da solo contro l'accozzaglia di liste piene di impresentabili! Comunque andrà, domani sarà un risultato storico e un momento pazzesco per la Sicilia".
"Qualunque commento lo rinvierei a domani (oggi, Ndr), imbastire un commento sugli exit poll non ha senso, valgono pochissimo perché campati in aria. Quando si deve ragionare sui numeri bisogna farlo su dati reali, le forbici lasciano il tempo che trovano". Lo ha detto il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari commentando i primi exit poll nella sede del comitato elettorale a Palermo. "Domani (oggi, Ndr) ragioniamo sui numeri veri", ha aggiunto.
"Se i risultati confermeranno gli exit poll, ci troveremmo davanti a una sconfitta tanto annunciata da tempo quanto netta e indiscutibile. Verificheremo i risultati finali anche delle liste e dei candidati ma certo la sfida gentile che Fabrizio Micari ha generosamente lanciato con impegno, competenza e coraggio non è bastata per vincere le elezioni siciliane. Chi alla nostra sinistra immaginava sorpassi rimane fermo ed inchiodato al risultato di cinque anni fa nonostante tutto il battage di questi mesi. E se ci fosse stata più generosità a sinistra e maggiore apertura al centro avremmo giocato le nostre carte anche contro una destra unita. I dati dei sondaggi nazionali confermano il Pd al 26.5% e la coalizione ben sopra il 30. Si tratta ora di lavorare senza indugi per giungere a formalizzare un'alleanza che sia alternativa alle destre e al populismo e lavorare da subito alle elezioni nazionali". Lo dice Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria del Pd.
"Micari ha avuto il coraggio che non ha avuto Grasso di fare il candidato del centrosinistra in una logica larga, proposta da Si e Mdp salvo poi tirarsi indietro. La nostra idea era di riproporre il modello Palermo poi la sinistra si è tirata fuori: prima Grasso, di cui abbiamo atteso per due mesi il suo sì e poi le altre forze politiche della sinistra per fare danno a Renzi facendo in modo che la partita la giocassimo noi da soli". Così il deputato Pd Davide Faraone in un'intervista a La 7.
Arriva la replica di SI: in attesa dei voti veri di certo c’è solo il volgare attacco del Pd al presidente del Senato Grasso.
La lista di Claudio Fava in Sicilia, sostenuta da Bersani e da ultimo "da qualche alta carica dello Stato", ha portato "a uno spostamento dell'1 per cento rispetto ai precedenti risultati". Un risultato "che non li porta da nessuna parte ma configura l'obiettivo di rendere non competitivo il centrosinistra. Se si parte dall'idea che si vuole uccidere politicamente qualcuno, il risultato è sotto agli occhi", commenta Roberto Giachetti a La7.
"Se i dati dello spoglio daranno lo stesso risultato degli exit poll, sarà la conferma di quanto ho sostenuto in questi mesi più volte: la divisione del centrosinistra non solo è perdente in termini elettorali, ma diventa uno degli elementi che contribuisce alla disaffezione degli elettori verso la politica e verso l'espressione del voto. Ciò indipendentemente da chi siano i candidati". Lo dichiara Leoluca Orlando, commentando il primo exit poll.