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Giunge nel porto di Salerno nave spagnola con 400 migranti a bordo e 26 donne morte. Forse uccise

Salerno, 5 Nov 2017 - Ennesimo sbarco di migranti a Salerno, ma stavolta a bordo della nave spagnola Cantabria appena giunta al molo 3 gennaio ci sono ben 26 cadaveri di donne. "Una tragedia dell'umanità - dice il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi - credo che la procura si attiverà da subito per valutare se possa trattarsi di altrettanti omicidi". Sulla nave viaggiano circa 400 migranti. Il Pm Masini salirà sulla nave con i medici legali per valutare se effettuare autopsie sui cadaveri.

"Oggi Salerno si prepara con uno spirito diverso rispetto agli altri sbarchi. Abbiamo già avuto altri morti - commenta il prefetto Malfi - ma su questa nave sarà tutto più complicato, anche come impatto morale. Siamo ancor di più in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica perché i ventisei corpi potrebbero essere ventisei omicidi. Quello che va fatto, per esigenze di giustizia, andrà fatto. Credo che già stamattina il procuratore Masini valuterà se ci siano i presupposti per un'ipotesi di omicidio. Bisogna vedere se si trova qualche soggetto su cui concentrare l'attenzione o se si procederà contro ignori. Che qualcuno abbia fatto morire queste donne e non sia stato un fulmine arrivato dal cielo è una cosa ovvia".

Malfi sottolinea che grazie alla disponibilità del Comune di Salerno, del cimitero e dei cimiteri limitrofi sono già stati identificati i siti in cui accogliere le salme. Quanto ai 400 migranti presenti a bordo "non sono pervenute, al momento, notizie di particolari situazioni critiche a livello sanitario". Tra loro anche nove donne incinte.

Le vittime si trovavano su un barcone affondato in acque internazionali a largo delle coste libiche.  Sono stati i piloti di un elicottero AB 212, imbarcato sulla nave militare spagnola Cantabria - che partecipa all'operazione europea EunavforMed "Sophia" - durante una perlustrazione sul Mediterraneo, a notare il gommone semiaffondato e persone in mare. Avviati i soccorsi, coordinati dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, la nave spagnola ha raggiunto l'area del naufragio: sono stati così presi a bordo i sopravvissuti e recuperati i cadaveri.