Brasilia, 25 Ott 2017 - "Qualcuno ha voluto portarmi alla frontiera con la Bolivia, è stata una trappola". A parlare è Cesare Battisti in una intervista al Gr1 della Rai. "Era tutto organizzato. Io qui in Brasile sono accettato da tutti, tutti mi vogliono bene", aggiunge l'ex leader dei proletari armati per il comunismo, secondo il quale "nel plenario (dell'alta corte brasiliana) ci sono diverse voci, molte delle quali sono a mio favore".
Dopo la pronuncia del Tribunale Supremo Federale (TSF), Cesare Battisti è stato intervistato in esclusiva dall'inviato inviato Giorgio Specchia. Durante il lungo incontro con il giornalista del Gr Rai Battisti parla del suo pentimento riferito all'adesione ai Proletari armati per il comunismo. Battisti parla anche dell'Italia.
I giudici del Tribunale Supremo Federale brasiliano hanno deciso di rinviare alla prossima settimana l'esame del caso di Cesare Battisti. L'Alta corte è chiamata a decidere sulla concessione o meno dell'habeas corpus all'ex terrorista, che avrà conseguenze decisive per l'estradizione o meno in Italia.
Nel frattempo, i giudici del Tribunale regionale federale, con sede a San Paolo, hanno deciso all'unanimità di mantenere le misure cautelari alternative al carcere per Battisti e il conseguente rilascio in libertà vigilata. Secondo quanto stabilito dal tribunale regionale federale (l'equivalente di una nostra Corte di Appello), l'ex terrorista dovrà usare un braccialetto elettronico per essere costantemente monitorato durante la sua permanenza in Brasile.
Battisti era stato arrestato il 5 ottobre a Corumbà, vicino alla frontiera con la Bolivia, ed era stato accusato di volerla superare illegalmente. Un giudice gli aveva poi concesso la libertà condizionale.
Secondo i giudici, il tentativo di evasione fiscale non è un crimine violento e Battisti avrebbe potuto uscire dal Paese, se avesse dichiarato al fisco di essere in possesso di denaro. Il governo di Brasilia aveva invece affermato che il suo tentativo di lasciare il Paese fosse un tentativo di fuga, ipotizzando il reato di evasione fiscale per esser uscito dai confini con oltre 10mila reais, sopra il limite che la legge consente di esportare senza dichiararlo.