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L’Austria va a destra. I popolari di Kurz primi con il 31%. Secondi i populisti anti-migranti

Vienna, 15 Ott 2017 - L'Austria svolta a destra. Il conservatore Sebastian Kurz si appresta infatti a diventare il più giovane cancelliere austriaco: il suo Partito popolare ÖVP in base agli exit poll avrebbe ottenuto il 31% alle elezioni politiche anticipate. E seconda arriva l'ultradestra populista anti-migranti di Heinz-Christian Strache al 27,6%.

Solo terzi i socialdemocratici dell'SPÖ del cancelliere uscente Christian Kern con il 25,5%. Nel 2013 erano stati loro a vincere le elezioni.

Superano la soglia di sbarramento del 4% anche i liberali Neos con il 5,8% e i Verdi, con il 4,2%, crollati di oltre 7 punti rispetto a 4 anni fa. A rischio l'ingresso in Parlamento per la Lista Pilz (ex ambientalisti), che otterrebbe solo il 3,2%.

I primi risultati confermano in sostanza gli exit poll. In base alle proiezioni, I popolari ora sono al 30,5% (+6,5% rispetto al 2013). L'ultradestra Fpö di Heinz-Christian Strache è stabile al 26,8% (+6,3%). I socialdemocratici del cancelliere Christian Kern si fermano al 26,2% (-0,7%). In caduta libera i Verdi al 4,7% (-7,7%). I liberali Neos vengono dati al 5,3% (0,3%). Potrebbe entrare in parlamento anche l'ex verde Peter Pilz (4,3%).

Kurz rischia ora di dover governare con i rivali della destra populista e anti-immigrati dell'FPÖ di Strache, alla luce del deterioramento della Grosse Koalition con l'SPÖ, al potere da 10 anni in Austria, e del leggero calo dei consensi per i socialdemocratici. Sebbene lo stesso Kurz abbia dichiarato di non escludere nessuna alternativa post-voto, gli analisti ritengono che questa coalizione fortemente sbilanciata a destra sia la più probabile.

Un'alleanza tra Kurz e Strache potrebbe avvicinare l'Austria ai partner centro-europei del gruppo di Visegrad, come auspicato dal Fpö. Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia, del resto, sposano anche la posizione dura sui migranti che il ministro degli Esteri Kurz ha portato avanti nel suo mandato.

Sul futuro della possibile coalizione resta il dubbio degli altri partiti che supereranno lo sbarramento del 4%, come i Verdi e i Liberali, che potrebbero essere utilizzati come partner per una possibile alleanza di governo alternativa.

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