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Il giudice brasiliano conferma l’arresto per Cesare Battisti: pericolo di fuga

Arresto confermato per Cesare Battisti. Lo ha deciso il giudice federale brasiliano Odilon de Oliveira, durante l'udienza di custodia svoltasi in videoconferenza nella sede della polizia federale di Corumbà. Il magistrato ha ritenuto che ci fossero i presupposti per la custodia cautelare in carcere.

Secondo il giudice del Mato Grosso do Sul - stato del Brasile centro-occidentale dove Battisti è stato fermato mercoledì dalla polizia stradale - l'ex terrorista "di fatto" stava cercando di varcare il confine del Brasile in direzione della Bolivia. Per de Oliveira, dunque, la misura preventiva nei confronti dell'italiano è necessaria proprio per scongiurare il "pericolo di fuga".

Al momento Battisti è accusato di evasione fiscale e riciclaggio, per aver tentato di portare all'estero (in Bolivia) valuta brasiliana. L'ex terrorista aveva con sé anche "un contenitore di plastica arancione con residui di polvere biancastra" che, secondo, gli investigatori, potrebbe essere cocaina. Lo riferisce la testata brasiliana Estadao, che cita fonti di polizia.

Cesare Battisti ha dichiarato alla polizia federale di "non temere di essere estradato in Italia", perché si sente "protetto" da un decreto dell'ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, che gli ha concesso un "visto permanente" nel paese sudamericano. Lo riferisce il sito del quotidiano 'Estadao'. Il 31 dicembre del 2010 Lula, nel suo ultimo giorno di mandato, aveva concesso a Battisti l'asilo, bloccando l'estradizione in Italia.

"L'Italia è fortemente determinata a far sì che Battisti sconti la pena, e la sconti nel nostro paese. E' questo un modo per restituire, almeno in parte, quanto è stato tolto al nostro paese e ai familiari delle vittime" Lo ha detto il ministro della giustizia Andrea Orlando oggi a Milano.

L'estradizione "è possibile" secondo il ministro. Orlando ha spiegato che "sono stati fatti tutti i passaggi necessari" presso le autorità politiche e giurisdizionali, ma dopo l'ultimo arresto dell'ex militante dei Pac ne verranno fatti altri. Il ministro ha ricordato come la richiesta di estradizione sia "ferma da tempo" presso le autorità brasiliane.

"Oggi con amb. Bernardini per riportare Battisti in Italia e assicurarlo alla giustizia. Continuiamo lavoro avviato con autorità brasiliane”. È quanto sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, in un tweet postato dalla Farnesina sul suo sito.

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