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Strage di Las Vegas, in casa e in hotel Paddock aveva un arsenale: anche materiali esplosivi

Las Vegas, 3 Ott 2017 - La polizia ha trovato 23 pistole all'interno della stanza dell'hotel Mandalay Bay di Las Vegas, dalla quale Stephen Paddock ha sparato uccidendo almeno 59 persone e ferendone 529. Inoltre il vice sceriffo della contea di Clark, Todd Fasulo, ha fatto sapere che nella casa di Paddock - a Mesquite, a due ore di distanza da Las Vegas - gli agenti hanno trovato 19 pistole. Nella sua abitazione la polizia ha recuperato anche migliaia di munizioni e dell'esplosivo. "Non sappiamo come avremmo potuto prevenire questa strage", ha detto ieri sera lo sceriffo, Joseph Lombardo, ricordando che prima dell'attacco di domenica sera Paddock non aveva fatto nulla che potesse insospettire le autorità.

"Mercoledì sarò a Las Vegas per incontrare autorità, soccorritori e familiari delle vittime della sparatoria avvenuta nella città del Nevada", ha detto il presidente americano Donald Trump in una conferenza stampa indetta per parlare ai cittadini dopo la terribile strage avvenuta ieri. "È stato un atto di pura malvagità" - ha detto inoltre il presidente Usa.

"È stata una reazione miracolosa quella della polizia di Las Vegas, che ha salvato molte vite". Trump, nel suo messaggio, non ha fatto riferimento a legami terroristici, nonostante sia emersa una presunta rivendicazione dell'Isis. Il presidente Usa ha ordinato che vengano issate le bandiere a mezz'asta. In precedenza, su Twitter, il capo della Casa Bianca aveva scritto: "Le mie condoglianze più care e il mio affetto alle vittime, e alle loro famiglie, della terribile sparatoria a Las Vegas. Dio vi benedica!".

"C'è un tempo e un luogo per il dibattito politico ma non è ora": così la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha risposto ad una domanda sul dibattito relativo al controllo delle armi da fuoco dopo la strage a Las Vegas.

Il bilancio della sparatoria di Las Vegas al momento è di almeno 59 morti e 527 feriti. La sparatoria, nei pressi del Mandalay Bay Casino, sul famoso strip della città del Nevada. Un uomo armato ha aperto il fuoco contro la folla dalle finestre dell'hotel Mandalay. Il killer era asserragliato in una stanza al 32° piano dell'albergo. La polizia ha trovato "diverse" armi nella stanza da dove l'uomo ha sparato, compiendo la strage. E secondo alcuni media che citano esperti di armi, il killer avrebbe utilizzato un "grilletto a manovella' per aumentare il numero di colpi esplosi. Un marchingegno del genere - spiegano - è facilmente acquistabile online e permette di sparare circa 700 colpi al minuto, dunque oltre dieci al secondo. L'aggressore, definito dalla polizia un "lupo solitario", si chiama Stephen Paddock 64 anni. L'uomo è di Mesquite, in Nevada, e il suo indirizzo è lo stesso di Mary Lou Danley, la donna asiatica che la polizia ha rintracciato dopo una breve fuga, ritenendola in un primo tempo coinvolta.

Al momento non è stata segnalata alcuna vittima italiana nella strage di Las Vegas. Lo ha riferito all'Agi il console a Los Angeles, Antonio Verde, che nel pomeriggio arriverà nella città del Nevada per verificare la situazione dei connazionali e fornire loro assistenza. Il console è in contatto con le forze dell'ordine del Nevada, con il Dipartimento di Stato americano e con il console onorario a Las Vegas, Dominic Gentile.

L'esecutore del massacro potrebbe essersi tolto la vita prima che la Polizia facesse irruzione. Lo ha detto lo sceriffo Joseph Lombardo. La polizia non ha al momento alcuna informazione sul movente. La polizia inoltre non ritiene che la donna ricercata sia coinvolta nella strage. Ad assistere al concerto al momento della sparatoria c'erano 22.000 persone.

L'Isis, tramite il suo organo ufficiale di propaganda, l'agenzia Amaq, ha rivendicato la strage di Las Vegas. In un comunicato si legge che l'autore è uno dei "soldati" del califfato, che si era convertito mesi fa all'islam. Al momento nelle indagini non sono emersi legami con gruppi estremisti dell'autore, che secondo la polizia si è sucidato.

"Per il momento" non è stato trovato alcun legame tra lo stragista di Las Vegas e organizzazioni terroristiche. Lo ha affermato l'Fbi.

"Quello di cui abbiamo più bisogno ora è il sangue, vi prego donate sangue", ha chiesto in conferenza stampa la sindaca, Carolyn Goodman. La prima cittadina ha elogiato l'eroismo della polizia e dei soccorritori e ha ringraziato il presidente Donald Trump per il suo messaggio ricordando che presto dovrebbe visitare la città.

"Non abbiamo idea di come sia successo. È come se un asteroide si fosse abbattuto sulla nostra famiglia". Eric Paddock fatica a trovare le parole per descrivere suo fratello, Stephen Paddock, responsabile della strage di Las Vegas nella quale sono morte almeno 50 persone. Parlando al Las Vegas Review-Journal, il 55enne afferma che nessuno avrebbe "mai immaginato che Stephen commettesse un tale atto. Tutto quello che possiamo fare è esprimere le nostre condoglianze alle famiglie delle persone che sono morte. Non c'è ragione, nessun preavviso". In un'intervista concessa al Daily Mail dalla sua casa di Orlando, in Florida, Eric Paddock ha spiegato che "Stephen era un tipo normale, non era legato ad organizzazioni politiche o religiose, almeno per quanto ne sappiamo. Non è stato un atto terroristico. Deve essere successo qualcosa, deve aver perso la testa", ha detto. I rapporti con il fratello 64enne, che viveva in Nevada lontano dal resto della famiglia, non erano frequenti. "È mio fratello, non abbiamo una relazione molto stretta ma ogni tanto parlavamo, ci sentivamo. In tutto questo non c'è alcuna logica, alcuna ragione. Non ha senso", ripete. Nell'indagine è coinvolta anche la 62enne Marilou Danley, compagna del killer. "Lei non c'entra niente con tutto questo, almeno dal mio punto di vista".

Dopo aver detto che Stephen Paddock era "una persona qualunque", il fratello Eric ha raccontato che il loro padre, Patrick Benjamin Paddock, era un rapinatore di banca e il suo nome si trovava nella lista dei più ricercati dall'FBI. Tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70, Benjamin Paddock era un criminale, scappato da una prigione federale, descritto dal Bureau come "psicopatico, in possesso di armi da fuoco usate durante le rapine" e con tendenze suicide. Inoltre "da considerare armato e molto pericoloso".

"#LasVegas Italia rivolge i propri pensieri alle vittime di questa strage orribile. Siamo vicini alle famiglie e alle autorità statunitensi". Lo scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni.

"Profondamente rattristato" per "questa tragedia insensata". Papa Francesco esprime il proprio cordoglio per le vittime della strage avvenuta a Las Vegas, durante un concerto al Route 91 Harvest Festival. Nel telegramma inviato a nome del Pontefice dal Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, a monsignor Joseph Anthony Pepe, vescovo di Las Vegas, Francesco dà "la sua vicinanza spirituale", "apprezza gli sforzi della polizia e degli operatori del soccorso", offrendo "preghiere ai feriti e alle vittime".

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