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Angela Merkel vince le elezioni in Germania. Crolla SPD, irrompe al Bundestag l’estrema destra di AfD

Berlino, 25 Sett 2017 - In Germania il clima è da Day after. Ed anche in Europa serpeggia l'inquietudine per un risultato elettorale che dopo decenni manda in archivio la proverbiale solidità e stabilità del sistema tedesco. Dalle urne esce una vincitrice azzoppata, Angela Merkel, che conquista il diritto a provare a governare per uno storico quarto mandato ma in un Bundestag dove per la prima volta entrano gli estremisti di destra di Alternative fur Deuthschland che con 95 seggi diventano la terza forza del Parlamento di Berlino. Una rivoluzione che inquieta e che è ancora tutta da analizzare.

Sono definitive le proiezioni di voto in Germania diffuse dall'istituto di sondaggi Zdf e accanto ai risultati sono evidenziate le percentuali di differenza del voto rispetto alle precedenti elezioni del 2013: Cdu-Csu 33% (-8,6%); Spd 20,5% (-4,9%); AfD 12.6% (+7.9%); Fpd 10,4% (+5,6%); Verdi 9,0% (+0,6%); Linke 9,0% (+0,4%). Se queste proiezioni fossero confermate dai risultati finali, questa sarebbe la nuova divisione dei seggi in parlamento: Cdu-Csu 238, Socialdemocratici 148, Afd 95, Liberali 78, Linke 66, Verdi 65.

L'affluenza alle urne degli elettori tedeschi per le politiche è stata molto più alta che nel 2013: ieri la percentuale dei votanti si è attestata al 76,2%, mentre quattro anni fa la partecipazione si era fermata al 71,5%. Angela Merkel conquista così il quarto mandato, ma non sarà semplice creare una nuova maggioranza.

Il nuovo Bundestag, la XIX legislatura tedesca, sarà formato da almeno 705 deputati (con una maggioranza a quota 353) contro i 630 di quello uscente, secondo i dati forniti dalla tv pubblica Zdf alle 23. Questo sviluppo è legato al sistema elettorale tedesco che prevede un minimo di 598 deputati, con 299 deputati eletti direttamente e gli altri con il sistema proporzionale e la soglia del 5%. Questo elemento però, per tenere conto alla virgola dei voti espressi, fa creare ogni volta dei seggi di compensazione per far sì che il Parlamento sia il più rappresentativo del voto.

L'Unione della cancelliera Angela Merkel (Cdu/Csu) è in forte calo (-8,6%) rispetto a quattro anni fa. Crolla la Spd di Martin Schulz al 20,5% (-5%), i populisti della AfD al 13% (+8,3%). Liberali (Fdp) al 10,4% (+5,6%), Verdi al 9,1% (+0,7%), Linke 8,9% (+0,3%).

Tradotte in seggi queste percentuali danno la maggioranza relativa al partito della cancelliera Angela Merkel: la maggioranza è di 353 deputati su 705 e l'ipotesi di coalizione Giamaica (dai colori) nero di Cdu/Csu, giallo dei liberali e verde dei Gruenen, avrebbe 389 seggi. L'unica possibilità al momento è proprio la non semplice cosiddetta "Coalizione Giamaica", ma le posizioni di Verdi e Liberali sono distanti su molti punti, come l'Ue e l'economia. L'altra opzione, ma esclusa dal leader Spd, Schulz, vedrebbe una maggioranza più ampia deputati con una seconda Grosse Koalition.

Angela Merkel e Lindner hanno fatto appello al "senso di responsabilità" per il Paese, che vive in "tempi tempestosi" e "difficili", sollecitando il partito socialdemocratico a prendere in considerazione anche una "Grosse Koalition". Diversamente resterebbe solo la "Giamaica", opzione che Verdi e Fdp non escludono, ma che va vagliata "sui contenti".

La cancelliera uscente, Angela Merkel, ha commentato l'esito del voto affermando: "Speravamo in un risultato migliore. Non era scontato rimanere primo partito dopo 12 anni di responsabilità". Circa il risultato dell'Afd, Merkel ha detto che "faremo un'analisi approfondita, cercando di capire le paure" di quell'elettorato. La cancelliera ha poi auspicato "un'Europa più forte, capace anche di lottare contro l'immigrazione illegale".

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