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Germania: aperti i seggi, 61,5 milioni di elettori al voto. La Merkel alla ricerca del quarto mandato

Berlino, 24 Sett 2017 - Si sono aperti stamane i seggi in Germania per le elezioni politiche dove 61,5 milioni di elettori sceglieranno il nuovo cancelliere. La sfida tra Angela Merkel, che cerca il quarto mandato, e l'ex presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Alla vigilia del voto, la distanza fra i due candidati cancellieri si era ridotta.

La partita per il futuro governo in mano ai piccoli partiti, ago della bilancia, mentre si teme l'esplosione della destra oltranzista di Alternative fuer Deutschland. Che dopo aver cambiato il panorama politico del paese, potrà agire in parlamento, addirittura da terza forza e magari guidando l'opposizione.

Voterà alle 10 nella sua Wuerselen il candidato cancelliere socialdemocratico Martin Schulz. Chiusa la campagna ieri ad Aquisgrana, l'ex presidente del parlamento europeo torner poi a Berlino nel corso della mattinata, per raggiungere la Willy Brandt Haus, dove attenderà i risultati elettorali, che saranno pubblicati a partire dai primi exit poll delle 18, l'orario di chiusura delle urne.

Angela Merkel darà il suo voto invece a Berlino, alla Studierendenwerk Mensa Sued di Mitte, alle 14.30. La cancelliera andrà successivamente alla Adenauer Haus per la festa elettorale dell'unione (Cdu-Csu).

Il presidente tedesco, Frank Walter Steinmeier, ha rivolto un appello ai concittadini affinché facciano uso del diritto di voto, ricordando loro che chi non vota permette che altri decidano sul futuro del Paese. "Il diritto a votare è un diritto dei cittadini. Per me inoltre in una democrazia è il più alto dovere di un cittadino", ha detto in un messaggio ai tedeschi, proprio nei minuti in cui in Germania si aprivano le urne per eleggere il XIX Bundestag, la Camera bassa tedesca.

"Chi non vota lascia che altri decidano sul futuro del nostro Paese". Steinmeier ha aggiunto che mai come ora si è percepito così chiaramente che alcune elezioni hanno a che vedere "con il futuro dell'Europa e il futuro della democrazia"; un'allusione probabilmente all'imminente ingresso per la prima volta in Parlamento della destra xenofoba e populista di Alternativa per la Germania (AFD); data al 13% negli ultimi sondaggi, AFD potrebbe diventare la terza forza politica nel Paese.

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