La risposta di Kim Jong-un alle affermazioni di Donald Trump di "distruggere completamente" la Corea del Nord, nel caso non rinunciasse al programma nucleare, non si è fatta attendere: "è la più feroce dichiarazione di guerra della storia". La minaccia lanciata da Trump all'Assemblea generale delle Nazioni Unite non fa che alimentare preoccupazioni.
Il presidente Usa "è inadatto" a governare "come supremo comandante di un Paese, ed è sicuramente un bandito e un gangster al quale piace giocare con il fuoco, più che un politico", ha insistito Kim. Da quando si è insediato alla Casa Bianca "ha reso il mondo inquieto - ha aggiunto - con minacce e ricatti contro tutti i Paesi del mondo". Dichiarazioni che seguono il rifiuto del ministro degli Esteri di Pyongyang Ri Yong Ho di intervenire all'Assemblea generale dell'Onu dopo l'intervento del tycoon.
"La Corea del Nord potrebbe pensare che le armi nucleari garantiscano la sopravvivenza del suo regime. In verità, le armi nucleari portano chiaramente solo a maggior isolamento, ignominia e deprivazione". Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, facendo riferimento al programma missilistico e nucleare di Pyongyang. Nel frattempo l'amministrazione Usa ha varato un nuovo round di sanzioni contro le società straniere che fanno affari con la Corea del Nord. Il ministro del Tesoro Usa, Steve Mnuchin, ha precisato che non si tratta di una misura contro la Cina, anche se è il principale partner commerciale di Pyongyang.
Ai giornalisti, il ministro degli Esteri nordcoreano, Ri Yong Ho, a margine dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu a New York, dove Trump ha lanciato il suo avvertimento, ha fatto intendere che Pyongyang potrebbe far esplodere una bomba all'idrogeno nel Pacifico. Naturalmente, la decisione finale spetta al leader nordcoreano. Le dichiarazioni non promettono nulla di buono visto che Kim ha promesso una risposta "di massimo livello" contro gli Stati Uniti.
Secondo Vipin Narang, professore di scienze politiche al Mit ed esperto di nucleare, è la prima volta che Kim diffonde una dichiarazione in prima persona. "Da quanto mi risulta non ci sono precedenti", ha detto Narang alla Cnn. Kim "è stato chiaramente offeso dal discorso (di Trump) e ciò che preoccupa maggiormente è il tipo di risposta che sta considerando".