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La Corea del Nord lancia un altro missile sopra Hokkaido, sirene in Giappone. Tokyo: Non tollereremo

Il pazzoide Kim alza la posta, con un nuovo lancio ancora più minaccioso. In meno di tre settimane, due missili balistici nord-coreani hanno sorvolato l'isola giapponese di Hokkaido, la più settentrionale. Ancora una volta un missile di Pyongyang ha seminato il panico nell'impero del sol levante, irritando e preoccupando il mondo intero. Gli Stati Uniti in primis, ma anche la Cina che a sua volta non riesce a controllare le azioni di Kim jong-un.

Il missile balistico lanciato stanotte dalla zona di Sunan è caduto a 2.000 km ad est da capo Arakura sull'isola giapponese di Hokkaido. Lo riferisce la tv di Stato nipponica Nhk specificando che il missile è penetrato nello spazio aereo giapponese alle 7,04 locali, per uscirne dopo 2 minuti e precipitare in mare alle 7,16. In totale il vettore ha quindi percorso almeno 3.500 km.

Milioni di giapponesi sono stati svegliati dalle sirene di emergenza e da   messaggi di testo d'allarme dopo che il missile è stato lanciato. I programmi   televisivi del mattino hanno lanciato allarmi del tipo: "Precipitatevi in un   edificio o in una cantina".

Il premier nipponico Shinzo Abe ha affermato che il Giappone "non tollererà mai" questa "azione provocatoria che minaccia la pace nel mondo".  Quello di stanotte è il 15esimo test missilistico nordcoreano dall'inizio dell'anno e segue di 12 giorni l'esplosione della prima bomba H, all'idrogeno di Pyongyang, domenica 3 settembre.

Ed è di pochi giorni fa - il 3 settembre - il sesto test nucleare nord coreano, che secondo alcuni esperti, anche americani, ha fatto esplodere una bomba all'idrogeno, provocando un terremoto di una intensità superiore alla magnitudo sei della scala di richter.

Oggi il missile lanciato dai pressi della capitale Pyongyang ha volato per ben 3.700 chilometri, affondando verosimilmente nel Pacifico nord, e ad una altezza di circa 770 chilometri.  L'agenzia sudcoreana Yonhap cita i vertici militari sudcoreani che ritengono possa trattarsi del noto Hwasong - 12, missile balistico a raggio intermedio (Irbm) e non un Icbm, intercontinentale, come i due Hwasong - 14 lanciati il 4 ed il 28 luglio ed in grado di raggiungere tutta l'Europa e gli Usa.  Anche il l missile precedente, quello del 28 agosto, era un Hwasong-12, e aveva avuto una gittata di circa 2.700 chilometri, volando ad una altitudine di circa 550 chilometri e si era spezzato in tre parti nel mare del Giappone.

Proprio in queste ore, nello stesso Mar del Giappone, sarebbero in corso manovre della marina sud coreana, secondo fonti di Seul. Manovre che potrebbero aver spinto Kim jong-un ad anticipare il nuovo test odierno rispetto alle previsioni. Poche ore prima del lancio del nuovo missile la Corea del Nord attraverso la sua agenzia di stampa ufficiale aveva minacciato direttamente il Giappone, ricorda il Washington Post online. "Le quattro isole dell'arcipelago dovrebbero essere affondate da (una nostra) bomba atomica", aveva dichiarato la commissione nordcoreana per la pace nel pacifico asiatico, aggiungendo: "il Giappone non deve più esistere accanto a noi".

Il nuovo missile intercontinentale lanciato verso il Giappone dalla Corea del Nord non rappresenta una minaccia per gli Stati Uniti, dice il Pentagono. "Il Nord American Aerospace Defence Comand (Norad) ha stabilito che questo missile balistico non rappresenta una minaccia per il Nord America", si legge nella nota del Comando Usa del Pacifico. "Questo missile balistico - si precisa -  non rappresenta una minaccia per l'isola americana di Guam".

A Seul, il presidente sud-coreano Moon jae-in ha immediatamente convocato una riunione urgente del consiglio di sicurezza nazionale. Secondo i militari sud coreani citati dall'agenzia Yonhap, questa volta il missile ha avuto una gittata ben superiore rispetto a quello di fine agosto, già considerato dagli esperti un missile intercontinentale potenzialmente in grado di trasportare una mini testata nucleare verso gli Stati Uniti e l'Europa.

È stata convocata per domani alle 15 ora di New York, una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dopo la nuova provocazione di Pyongyang che ha lanciato un missile balistico verso il Giappone. Lunedì il Consiglio di Sicurezza aveva approvato all'unanimità nuove stringenti sanzioni contro la Corea del Nord, imponendo anche un tetto all'import di petrolio e mettendo al bando le esportazioni di tessile da Pyongyang.