Mai così alta la tensione in estremo oriente. Dopo la bomba H che la Corea del Nord ha fatto esplodere ieri provocando un terremoto di ampie dimensioni la Corea del Sud risponde con un attacco simulato e denuncia "segnali" che fanno pensare all'imminenza di un nuovo lancio da parte di Pyongyang.
La Corea del Sud che ha testato questa mattina i propri missili balistici simulando un attacco a una un sito nucleare nordcoreano, in risposta al test atomico condotto ieri da Pyongyang. Nel test di questa mattina all'alba erano coinvolti i missili terra-terra Hyunmoo-2A e i caccia F-15K che hanno colpito bersagli nel Mar del Giappone in una simulazione di attacco del sito nucleare nord-coreano di Punggye-ri, ha spiegato il Comando Congiunto sud-coreano. Lo scopo dell'esercitazione, ha sottolineato il portavoce Roh Jae-cheon, "non è solo quello di distruggere l'origine della provocazione ma anche la leadership del nemico e di sostenere le nostre forze in caso di minaccia alla sicurezza del nostro popolo". Il test e' stato condotto dall'aeronautica sud-coreana, ma in fase di preparazione, ha spiegato il Ministero della Difesa di Seul, ci sono anche nuove esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti per una prova di forza contro le provocazioni di Pyongyang.
Gli Stati Uniti sono pronti ad utilizzare il loro dispositivo nucleare nel caso in cui la Corea del Nord continui a minacciarli o a minacciare i loro alleati, ha dichiarato la Casa Bianca. Dopo l'ultimo test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, il presidente Donald Trump ha parlato al telefono con il premier giapponese Shinzo Abe: "I due leader - si legge in un comunicato della Casa Bianca - hanno condannato le azioni di destabilizzazione e di provocazione della Corea del Nord e confermato l'indissolubile legame reciproco in materia di difesa e si sono impegnati a continuare a cooperare fortemente".
"Il presidente Trump ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti a difendere la nostra Patria - ha dichiarato Washington - i nostri territori e i nostri alleati, utilizzando la gamma completa delle capacità diplomatiche, convenzionali e nucleari di cui disponiamo". Poche ore prima gli Usa, nella persona del segretario alla Difesa Jim Mattis, hanno avvertito Pyongyang che potranno scatenare "una massiccia risposta militare" se la Corea del Nord dovesse minacciare il loro territorio o quello dei loro alleati.
Caccia F15 e un missile hyunmoo-2a andato a segno. Con una simulazione, la Corea del Sud avverte il leader Kim Jong-Un. Il missile balistico aria-terra a lungo raggio, secondo il comunicato emesso dallo Stato maggiore dell'esercito, "ha raggiunto l'obiettivo". In pratica sono stati colpiti alcuni punti individuati nel Mar del Giappone, alla stessa distanza del sito nordcoreano dove il regime sta effettuando i test nucleari.
Avvertimento che segue le parole del segretario alla Difesa americano James Mattis: qualsiasi minaccia agli Stati Uniti o ai suoi alleati incontrerà una "massiccia risposta militare. Una risposta efficace e travolgente". "Kim ascolti il Consiglio di Sicurezza, non siamo alla ricerca del totale annientamento" del paese ma gli Stati Uniti "hanno molte opzioni per farlo". Secondo Mattis, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato informato su tutte le possibili opzioni militari contro Pyongyang. L'Onu: "Destabilizzata la sicurezza".
A seguito del test nord coreano l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, assieme agli ambasciatori di Giappone, Francia, Gran Bretagna e della corea del Sud hanno richiesto ed ottenuto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per stamattina (le 16 in Italia). Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha condannato il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ribadendo a Kim Jong-un la richiesta "di cessare tali atti e di rispettare pienamente i propri obblighi internazionali in base alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza".
"Questo atto è un'altra grave violazione degli obblighi internazionali della Corea del Nord e pregiudica gli sforzi internazionali di non proliferazione e disarmo", ha dichiarato Guterres, aggiungendo che si tratta anche di un atto "profondamente destabilizzante per la sicurezza regionale".
La bomba fatta esplodere dalla Nord Corea è destinata "ad armare un super missile intercontinentale", ha annunciato Pyongyang nella dichiarazione "speciale" anticipata dalla tv di Stato Kctv.
Il test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, e confermato dal Giappone, è il sesto in assoluto e il primo durante la presidenza di Donald Trump, mentre la precedente detonazione risale al 9 settembre 2016.
Il sisma di magnitudo 6.3, seguito da un altro di magnitudo 4.6, è stato confermato anche dal China Earthquake Network Center secondo cui l'ipocentro è stato misurato a "zero chilometri", a conferma della natura artificiale dell'onda sismica.
Secondo Seul il sesto test nucleare della Corea del Nord ha avuto una potenza fino a 100 chilotoni, circa 5 volte più forte della bomba sganciata dagli Usa sulla città nipponica di Nagasaki nell'agosto del 1945.