Barcellona, 20 Ago 2017 - La Sagrada Familia. I terroristi volevano colpire il simbolo forse più unico e spettacolare di Barcellona. La grande basilica incompiuta opera del genio di Gaudì, la stessa che oggi ospita la messa solenne per le vittime dell'attentato di giovedì sulla Rambla, alla presenza tra gli altri di Re Felipe VI, del premier spagnolo Mariano Rajoy, del presidente della Generalitat, Carles Puigdemont e del sindaco di Barcellona, Ada Colau. E intanto sul fronte delle indagini emergono le falle e continua la caccia ai membri della cellula ancora in fuga: secondo El Pais oltre al 22enne marocchino Younes Abouyaaqoub, ritenuto l'uomo che alla guida di un furgone ha ucciso 13 persone e ne ha ferite 140 sulle Ramblas, si cerca anche l'imam di Ripoll, il marocchino Abdelbaki Es Satty, 40 anni, sospettato dalla polizia di essere non solo il leader del gruppo ma anche all'origine del processo di radicalizzazione dei giovani. Il terzo è Youssef Aalla, fratello di Said Aalla, uno dei 5 terroristi uccisi a Cambrils venerdi' nelle prime ore del mattino.
Due giorni dopo gli attentati, emerge un contrasto tra il governo di Madrid e la Regione catalana. La cellula jihadista responsabile della strage è stata "totalmente smantellata", aveva affermato il ministro dell'Interno spagnolo Juan Ignacio Zoido. "Possiamo dire che la cellula è stata totalmente disattivata in considerazione delle persone morte, delle persone arrestate e delle identificazioni da parte della polizia", aveva aggiunto. Il ministro dell'Interno catalano Joaquim Forn ha corretto le parole di Zoido: "Non voglio contraddire il ministro Zoido, però questa indagine è condotta dai Mossos d'Esquadra e ci sono vari canali di investigazione e lavori che non si danno per terminati", ha precisato Forn, secondo il quale la cellula non si può definire smantellata "fino a quando non sarà stata determinata la sorte di tutti i componenti". Forn ha precisato che sono ancora ricercate "due o tre persone" legate agli attacchi.
I terroristi responsabili degli attacchi pianificano attentati ben più sanguinosi di quelli che sono riusciti a portare a termine e tra i loro obiettivi c'era la Sagrada Familia, monumento simbolo del capoluogo catalano. Lo scrive "El Espanol", secondo cui la cellula composta dai 'baby terroristi' voleva imbottire di esplosivo Tatp, noto come 'la madre di Satana', tre furgoni, facendoli deflagrare contro diversi obiettivi, tra cui la basilica opera di Gaudì, meta ogni anno di milioni di turisti (nel 2016 sono stati oltre 4,5 milioni i visitatori). Il secondo obiettivo era La Rambla, il viale nel cuore di Barcellona dove effettivamente i terroristi sono riusciti a colpire, uccidendo 13 persone, mentre il terzo avrebbe potuto essere nella zona portuale.
L'autista del furgone che ha falciato e ucciso 13 persone nell'attacco di giovedì sarebbe in fuga in Francia. È quanto afferma la polizia spagnola, riferiscono i media. Le forze dell'ordine stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, il giovane che ora gli inquirenti hanno identificato come l'autista-killer. Gli altri 4 terroristi ricercati per la strage, tra cui Moussa Oukabir, 17 anni, sono stati uccisi dalla polizia catalana con un quinto terrorista a Cambrils. Secondo quanto riferisce il Telegraph, le forze di Sicurezza stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, e ad altri due sospetti terroristi, nel timore che potrebbero lanciare ulteriori attacchi in luoghi frequentati dai turisti.
Un agente della Sicurezza francese ha detto che la polizia spagnola sta ricercando un furgone Renault Kangoo noleggiato dai terroristi in Spagna giovedì che potrebbe aver attraversato il confine con la Francia. Secondo altre fonti il furgone Renault Kangoo preso in affitto da uno dei terroristi del commando di Barcellona venne ritrovato però due giorni fa, dopo in un incidente stradale, senza nessuno a bordo.
Hanno Ghanim, madre del killer che giovedì ha ucciso 13 persone a Barcellona, il 22enne marocchino Younes Abouyaaqoub, ha dichiarato che "il figlio si deve costituire. Non voglio che uccida altri, l'Islam non dice di fare questo". Lo riferisce El Pais sottolineando che la donna ha partecipato ad una manifestazione della comunità islamica di Ripoll, il centro della cellula terroristica che ha agito a Barcellona e Cambrils. Tra gli altri parenti tutti hanno espresso meraviglia e stupore per quanto è successo.
Si ritiene che 12 persone componessero il gruppo jihadista. Quattro sono in stato di arresto, tre di Ripoll. Il commando che ha agito a Barcellona e a Cambrils, composto da giovanissimi, puntava a una strage di portata maggiore. L'esplosione in una villetta ad Alcanar, alcuni giorni prima dell'attentato di giovedì, ha costretto la cellula a modificare i piani. Gli inquirenti indagano su, Abdelbaki Es Satty, l'imam di Ripoll, la cittadina dei Pirenei da cui provenivano quasi tutti i terroristi della cellula che ha colpito a Barcellona e Cambrils. L'imam è sospettato, secondo i media spagnoli, di aver organizzato la cellula terroristica. Satty era stato rilasciato dal carcere di Castellon nel 2012, dove era recluso per una vicenda legata all'immigrazione", rivela El Pais citando fonti dell'antiterrorismo spagnolo. La sua abitazione è stata perquisita, ma un'altra persona che si trovava nel suo appartamento ha detto alla polizia di sapere che l'imam è partito martedì per il Marocco per andare dalla moglie e i figli. Gli inquirenti cercano tracce di Dna, perché sospettano invece che Satty sia saltato in aria nell'esplosione accidentale di Alcanar usato dai terroristi per preparare gli attentati.
Sempre secondo El Pais, Abdelbaki Es Satty, aveva avuto legami con alcuni degli arrestati per gli attentati dell'11 marzo del 2004 alla stazione madrilena di Atocha, in cui 4 bombe esplosero contemporaneamente su altrettanti treni, uccidendo 192 persone. Tra i 116 sospettai di aver avuto un ruolo nella strage di Atocha, l'unico altro grande attentato di matrice islamista in Spagna (rivendicato da al Qaeda, Isis ancora non esisteva), l'accusa chiese il processo per 26. Alla fine venne condannato all'ergastolo solo il marocchino Jamal Zougan, che secondo testimoni fu visto lasciare uno degli zaini con le bombe su uno dei 4 treni saltati in in aria quel giorno.
L'Isis ha pubblicato una rivendicazione ufficiale, con un comunicato del gruppo, degli attacchi in Spagna affermando di aver "ferito o ucciso oltre 120 crociati ed ebrei". Lo riferisce il Site. Una prima rivendicazione era arrivata tramite l'agenzia Amaq.