Press "Enter" to skip to content

Terrorismo, Farnesina: due italiani tra le vittime di Barcellona

Barcellona, 18 Ago 2017 - Ci sono anche due italiani - ha riferito la Farnesina - tra le vittime della strage di Barcellona, subito rivendicata dall'Isis. Salgono complessivamente a 14 le vittime degli attentati jihadisti in Catalogna. Alle 13 di Barcellona si aggiunge il decesso di uno dei feriti nell'attacco a Cambrils. Una donna, come rendono noto fonti della Generalitat.

Appartengono a 34 nazionalità differenti le vittime degli attentati jihadisti di Barcellona e Cambrils. Intanto, sale a 130 il numero dei feriti a Barcellona, dei quali 16 in condizioni critiche. Secondo la polizia, i terroristi preparavano "un attacco più grande".

È successo tutto ieri, nel tardo pomeriggio quando un furgone si è lanciato sulla folla di turisti sulla Rambla. Quattro persone sono state arrestate, si cerca l'autista. I quattro arrestati sono tre marocchini e uno spagnolo. Un secondo attacco ha colpito la città di Cambrils nella notte: 7 persone sono rimaste ferite e i 5 terroristi sono stati uccisi. Secondo gli inquirenti c'è un collegamento tra i due attacchi: a pianificarli sarebbe stata una cellula di 12 terroristi, l'intenzione era di colpire a Barcellona e replicare a Cambrils, investendo pedoni a tutta velocità a bordo di un’Audi A3 e poi sparare sulla folla. La stessa cellula sarebbe legata anche all'esplosione avvenuta il giorno prima in una casa ad Alcanar, sempre sulla costa (un uomo è morto e un altro, ferito, è stato arrestato).

strage barcellona2strage barcellonaLa Rambla di Barcellona è stata riaperta, a conferma della parole del sindaco Ada Colao e del premier Mariano Rajoy, che non vogliono sottomettersi, hanno detto, alle paralisi e alla paura che il terrorismo vuole innescare. Alle 12 un minuto di silenzio a Barcellona ha visto in piazza Catalunya anche il premier Rajoy e il re Felipe VI. La folla ha gridato la sua risposta al terrorismo: "no tinc por", non abbiamo paura

Lo ha fatto sapere l'Unità di Crisi, pur non comunicando le loro generalità. Uno di loro è Bruno Gulotta, di Legnano: la compagna Martina ha raccontato ai colleghi della Tom's Hardware - la testata di tecnologia per cui lavorava Gulotta - di averlo visto morire davanti ai suoi occhi: stavano passeggiando insieme sulla Rambla, la mamma con Aria, la figlia più piccola, in un marsupio e il papà poco più avanti con il figlio Alessandro per mano.

La seconda vittima è Luca Russo, residente a Bassano del Grappa, provincia di Vicenza, in ferie con la fidanzata. Russo, 25 anni, è laureato in Ingegneria a Padova; su Facebook sua sorella, Chiara, ha scritto: "Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego". Ci sono poi tre persone ferite, due già dimesse dagli ospedali.

Questa sera dalle 22 alle 22.30 luci spente al Colosseo in segno di solidarietà con Barcellona e di lutto per le vittime dell'attentato terroristico. Lo ha disposto il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, guidato dal ministro Dario Franceschini.

Alle 16.50 di ieri pomeriggio un furgone si è lanciato contro la folla di turisti che come sempre si accalcava sulla Rambla, il viale più famoso di Barcellona. Sembra che per colpire più persone procedesse a zig zag. Il bilancio, è di 13 vittime - tra cui tre tedeschi e un belga - almeno 100 feriti - tra cui almeno tre italiani - di cui 16 in condizioni gravi. Le persone coinvolte, secondo le prime stime, sono originarie di Italia, Francia, Spagna, Olanda, Argentina, Venezuela, Australia, Ungheria, Perù, Irlanda, Grecia, Cuba, Macedonia, Cina, Romania, Algeria.

Intorno all’una e mezza di notte un gruppo di terroristi ha cercato di colpire la cittadina turistica di Cambrils - in Costa Brava, a 100 chilometri a sud di Barcellona, anch'essa nel pieno della stagione turistica - ma la polizia è riuscita a bloccarlo: nel conflitto a fuoco sono stati uccisi 5 terroristi (4 sul posto, uno in ospedale) e 7 persone sono rimaste ferite: uno di loro non ce l'ha fatta ed è morto oggi, facendo salire a 14 il bilancio delle vittime. L'attacco era stato pianificato con una modalità simile a quella di Barcellona ma avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi se i turisti, dopo aver imboccato il lungomare a tutta velocità travolgendo diverse persone, fossero riusciti a scendere dall'auto e a sparare sulla folla. Si è detto che i terroristi uccisi indossavano cinture esplosive ma si è scoperto che erano false (come quella dell'attentato di Londra di giugno - qui per capire perché i terroristi usano cinture false).

Secondo la polizia spagnola il terrorista che guidava il furgone della morte è un ragazzo di 17 anni, Moussa Oukabir. Sarebbe lui il presunto autore materiale dell'attentato di ieri a Barcellona. Secondo quanto scrive El Mundo (citando fonti di polizia), il giovane, sarebbe riuscito a fuggire con il volto semicoperto da un berretto, sarebbe armato ed è considerato pericoloso. La stampa catalana scrive che potrebbe essere l'uomo che ieri sera ha forzato un posto di blocco sulla Diagonal, una delle arterie principali di Barcellona, travolgendo un agente. In quell'auto è stato trovato il cadavere del proprietario dell'auto, ucciso a coltellate. ​E' il fratello di Driss Oukabir, il 28enne arrestato ieri a Ripoll, ad un centinaio di chilometri da Barcellona: sostiene che il fratello minore gli avrebbe rubato i documenti per poter noleggiare nella località di Santa Perpetua de la Mogoda due furgoni, uno utilizzato nell'attacco a Barcellona, l'altro ritrovato in serata a Vic, a nord del capoluogo catalano. I due fratelli hanno la doppia nazionalità, spagnola e marocchina.

L'Ambasciata ha creato subito un numero verde per dare assistenza alle persone in loco, per dare informazioni su amici e conoscenti. Il personale sta assistendo le famiglie che stanno arrivando in Spagna per assistere i propri cari ed è in contatto costante con le autorità locale per capire se ci sono italiani ricoverati negli ospedali e monitorare le condizioni di quelli già individuati.

Il re di Spagna Felipe VI ha affermato che "questi assassini non riusciranno a terrorizzarci" e richiamato la natura cosmopolita di Barcellona: le ramblas torneranno ad essere di tutti. Il premier Mariano Rajoy ha richiamato all'unità, invocato un massimo coordinamento tra tutte le autorità di sicurezza e proclamato tre giorni di lutto nazionale: "Questa è una battaglia globale che non è solo contro di noi ma contro tutti i paesi che difendono la democrazia". È "molto importante riuscire a lavorare insieme, per condividere tutto ciò che può essere condiviso." "Se tutte le forze politiche restano unite - ha aggiunto Rajoy - il raggiungimento dei nostri obiettivi sarà più efficace", assicurando che "tutte le forze politiche, indipendentemente dalle loro idee" sono pronte a "tirare il carro".

Papa Francesco condanna ancora una volta "la violenza cieca, offesa gravissima per il Creatore", e ricorda in preghiera le famiglie delle vittime. Lo si legge in un telegramma di cordoglio inviato a nome del Pontefice dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, al cardinale Juan José Omella y Omella, arcivescovo di Barcellona.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Filippo VI, Re di Spagna, il seguente messaggio: "Seguo con grande preoccupazione e profonda partecipazione gli sviluppi del proditorio attentato che ha colpito ieri pomeriggio Barcellona e dell'attacco di questa notte a Cambrils. Si tratta di un'ulteriore, esecrabile dimostrazione della viltà di terroristi le cui azioni non cessano di suscitare orrore e ripulsa. In queste drammatiche circostanze il Popolo Italiano si stringe fraternamente a quello Spagnolo, in un comune dolore, nel cordoglio alle famiglie delle vittime tutte, quale che sia la loro nazionalità, e augura ai feriti un pronto e completo ristabilimento. Nel rinnovare alla Maestà vostra l'espressione dei sentimenti di amicizia e solidarietà dell'Italia, oltre che miei personali, desidero confermare la ferma determinazione del mio Paese a collaborare con la Spagna, insieme ai partner dell'Ue e all'intera comunità internazionale, nella lotta senza quartiere al terrorismo e ad ogni forma di estremismo violento, a difesa dei comuni valori e libertà democratici e della sicurezza dei nostri Paesi".

"Il terrorismo islamico radicale deve essere fermato con qualsiasi mezzo necessario! I tribunali devono restituirci i nostri diritti di proteggerci. Bisogna essere duri!". Lo ha scritto su Twitter il presidente americano, Donald Trump, aggiungendo: "I democratici ostruzionisti rendono molto difficile la sicurezza per il nostro Paese. Usano sempre i tribunali e i relativi ritardi. Deve finire!"

 

 

 

Motopeschereccio nelle sue reti trova un cadavere di una persona in avanzato stato di decomposizione.

Cagliari, 18 Ago 2017 - La notte scorsa, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Cagliari ha ricevuto una segnalazione telefonica da parte del comandante di un motopesca il quale ha riferito di aver recuperato nelle reti il corpo di una persona in avanzato stato di decomposizione.

Il peschereccio ha fatto rotta verso il porto di Teulada, ove è stato raggiunto da personale del comando della Capitaneria di Porto di Cagliari per espletare i necessari accertamenti sotto le direttive dell’Autorità giudiziaria.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »