Roma, 16 Ago 2017 - Macabra scoperta a Roma, nel giorno di Ferragosto. Ieri sera una ragazza nomade, mentre rovistava in un cassonetto in viale Maresciallo Pilsudski, nella zona nord della capitale, ha scoperto dei resti umani: due gambe di donna. La ragazza, appena si è resa conto della situazione ha dato l'allarme alle forze dell'ordine. Ritrovati in un secondo momento la testa e il corso, in un altro cassonetto poco lontano, in via Guido Reni. In Questura è stato sentito il fratello della vittima, che risulterebbe tra i sospettati.
Al vaglio della Polizia anche le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del quartiere che potrebbero aver ripreso il responsabile. Un uomo sarebbe stato ripreso da una telecamera di un esercizio commerciale mentre gettava qualcosa all'interno del cassonetto. L'uomo sarebbe stato immortalato la notte tra il 14 ed il 15 agosto dopo essersi avvicinato in auto.
Le gambe erano legate tra loro con nastro adesivo da pacchi. Al setaccio, da subito, i bidoni dell'immondizia della zona per cercare le altri parti del corpo che finora non sono state ritrovate. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile. Dal primo accertamento medico legale sembra si tratti di gambe di una donna. Sarà, comunque, l'esame autoptico a fornire ulteriori elementi: come il dna della vittima o eventuali impronte digitali lasciate dall'assassino. Ancora da chiarire lo strumento utilizzato per tagliarle all'altezza dell'inguine. Non si esclude che possa trattarsi di un'ascia oppure di una sega.
In queste ore è ascoltato in Questura il fratello della vittima. Si tratterebbe di un sessantenne italiano, non si esclude che abbia problemi psichici. Massimo riserbo in Procura sullo sviluppo dell'indagine, ma da quanto si apprende all'atto istruttorio sta partecipando anche il Pm titolare dell'indagine Marcello Cascini.