Lima, 9 Ago 2017 - I rappresentanti di 13 paesi del continente americano, riunitisi ieri nella capitale peruviana Lima, hanno approvato una dichiarazione comune in cui si denuncia "l'interruzione dell'ordine democratico" in Venezuela e si dichiara "illegittima" l'Assemblea costituzionale promossa dal governo di Nicolas Maduro.
In una dichiarazione diffusa al termine di un vertice tra ministri degli Esteri, i paesi annunciano che non riconoscono la Costituente di Maduro, né gli atti che essa possa emanare, e manifestano il loro "pieno appoggio e solidarietà all'Assemblea nazionale", in mano all'opposizione. Il documento è stato firmato dai rappresentanti di Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costarica, Guatemala, Honduras, Giamaica, Messico, Panama, Paraguay e Perù.
Il testo contiene anche una forte condanna della "violazione sistematica dei diritti umani e delle libertà fondamentali" in Venezuela, così come "la violenza, la repressione e la persecuzione politica, l'esistenza di prigionieri politici, e l'assenza di elezioni libere monitorate da osservatori internazionali indipendenti".
I 13 paesi ratificano anche la loro disponibilità ad appoggiare "in modo urgente e in un quadro di rispetto verso la sovranità venezuelana" ogni possibile "negoziazione credibile" per arrivare in modo pacifico alla "restaurazione democratica nel Paese".