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Il caro-traghetti da e per la Sardegna: dichiarazione della Deputata del Pd Romina Mura

Cagliari, li 3 Ago 2017 – Famiglie di emigrati sardi e turisti che rinunciano a venire in Sardegna perché i traghetti risultano particolarmente onerosi, quasi impossibili da praticare, sono fatti inaccettabili. A maggior ragione se il servizio di trasporto marittimo fra la Sardegna e la Penisola è in regime di continuità territoriale.

Il caro-traghetti quest’estate risulta particolarmente impattante sulle scelte di mobilità di chi vuole raggiungere la Sardegna. Già in altre occasioni abbiamo, come Commissione Trasporti della Camera, sollevato obiezioni e contrarietà rispetto a una pratica consolidata di aumenti stagionali particolarmente gravosi. E sempre è emersa la inadeguatezza di una Convenzione, che a suo tempo, venne scritta e adottata più che pensando ai Sardi, con il fine di facilitare il percorso di privatizzazione di Tirrenia.

“L’attuale Convenzione Stato-Tirrenia resterà in vigore fino al 2020. Occorre pertanto attivare, per la verifica dei rincari e del proseguo fino alla scadenza naturale, gli strumenti di controllo e revisione previsti dalla Convenzione vigente. E poi a partire da Settembre dovremo lavorare su un nuovo sistema di continuità territoriale marittima. In Parlamento sono depositate diverse proposte di legge, fra cui quella dei parlamentari sardi di cui sono prima firmataria, che possono fornire spunti utili per definire un nuovo quadro di regole.

Rispetto, in particolare, alla questione dei rincari improvvisi, attraverso un sistema tariffario certo e trasparente. Individuando in particolare una tariffa massima onerata applicabile per le varie tratte con la previsione sia delle modalità di revisione della tariffa medesima sia dei meccanismi di efficientamento volti a ridurre i costi del trasporto per l'utenza. La tariffa potrà essere differenziata ma non sospesa in vari periodi dell'anno e dei giorni della settimana, come accade oggi”.

“E’ trascorso un decennio dall’entrata in vigore dell’attuale sistema di continuità territoriale marittima. Le condizioni in cui operiamo oggi sono completamente differenti. Siamo in grado, in tal senso, di tracciare un nuovo percorso. Possiamo farlo con razionalità e contezza dei limiti e delle ambiguità dell’attuale convenzione. Abbiamo un tempo congruo per ragionare su un contesto normativo che agevoli l’effettivo esercizio del diritto alla mobilità dei passeggeri e al trasporto delle merci, che rispetti le regole della concorrenza e che consenta di relazionarsi con i diversi armatori che operano sul mercato”. Conclude la deputata Mura. Red-b.s.