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Referendum insularità, Dedoni (Riformatori) lancia un appello ai capigruppo per sostenere la proposta dei Riformatori

Cagliari, 27 Lug 2017 - Una lettera ai presidenti di tutti i gruppi consiliari per richiedere il loro sostegno alla proposta di legge che autorizza il Presidente della Regione a promuovere direttamente dei referendum su questioni di particolare importanza per la comunità sarda: approda così anche in Consiglio regionale, su iniziativa del capogruppo, Attilio Dedoni, la campagna dei Riformatori Sardi per l’Europa affinché i cittadini siano chiamati ad esprimersi, attraverso un referendum regionale, sul riconoscimento nella Costituzione italiana dello status di insularità della Sardegna.

L’intenzione è quella di allinearsi al Veneto e alla Lombardia che, il 22 ottobre, chiameranno i cittadini “ad esprimersi sul testo di un referendum consultivo che punta a richiedere maggior autonomia e maggiori risorse economiche proprio per quelle regioni padane che ritengono di avere diritto a trattenere una parte rilevante dei quasi cento miliardi di euro con cui, ogni anno, contribuiscono al sostegno delle aree meno ricche”. Una consultazione dal risultato già scritto, che “influenzerà, ulteriormente ed in modo traumatico, le politiche di coesione del Paese”.

Per questo, e per la necessità che gli “svantaggi strutturali permanenti dei costi dell’insularità”, già riconosciuti dallo Stato con un decreto legge, siano applicati nella quantificazione delle risorse spettanti alla Sardegna, i Riformatori ritengono necessario poter indire un apposito referendum regionale da svolgersi nella stessa data degli altri due, con il quale chiedere il riconoscimento costituzionale dell’insularità: “E’ indispensabile”, prosegue la missiva, “che, nella discussione che coinvolgerà tutto il Paese tra settembre e ottobre, in vista dei referendum padani, la questione sarda non solo non sia assente ma acquisti centralità”.

Dedoni chiede perciò ai capigruppo di mettere da parte “le storiche divisioni politiche” e di contribuire a far approvare “con la massima rapidità” la proposta di legge che consentirebbe l’indizione del referendum, “dando così un segnale incontrovertibile sulla necessità che il nostro sistema di regole fondamentali sia ben attento alla tutela di tutte le diverse esigenze e peculiarità del Paese, per poter davvero consentire all’Italia di restare una Nazione unita e coesa”. Red