Nuoro, 18 Lug 2017 - Quest’oggi, i carabinieri del reparto squadriglie del Comando provinciale carabinieri di Nuoro, impegnati sin dall’inizio dell’estate nei servizi di controllo delle aree rurali più remote che meglio si prestano a ospitare le piantagioni di Stupefacente, nella prima mattina di oggi, hanno individuato nelle campagne del capoluogo barbaricino in località “Su Puleu” una estesa piantagione di marijuana messa a dimora in un rocciaio che era stato preventivamente spianato per l’esigenza e sul quale era stato predisposto un impianto di irrigazione.
I militari hanno sequestrato circa 3.400 piantine di marijuana, del tipo volgarmente chiamata “nana”, che ha dei tempi di maturazione più ridotti rispetto alla pianta comune e consente di ottenere lo stupefacente, dopo l’essicazione, con tempi dimezzati.
I carabinieri hanno sorpreso, mentre si occupava della piantagione, Piero Mesina, di 35 anni, operaio edile di Talana, con precedenti penali che, su disposizione della Procura della Repubblica di Nuoro, è stato associato alla casa circondariale di “Badu ‘e Carros”.
L’uomo alla vista dei militari, che si erano infiltrati nella zona durante la notte, per evitare di essere notati, ha accennato un tentativo di fuga immediatamente sventato dal dispositivo di cinturazione che era stato predisposto proprio in previsione di tale eventualità.
Lo stupefacente, ben 600 chilogrammi, sul mercato avrebbe fruttato oltre un milione di euro, è stato estirpato e distrutto.
Il rinvenimento di oggi è uno dei più rilevanti sequestri operati nella provincia nell’ultimo decennio e la piantagione è una delle più grandi individuate dai carabinieri delle provincia di Nuoro.