Press "Enter" to skip to content

Ticket redemptions: la nuova frontiera del gioco che coinvolge i ragazzi

Qualche mese fa, l’Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna ha approvato un progetto di legge che va a modificare quella regionale del luglio 2013 sul contrasto al gioco patologico. Tra le parti interessate dalla modifica ne esiste una che merita un approfondimento. La nuova normativa, prevede, infatti, la messa a bando per i minori, anche delle cosiddette ticket redemptions. Ma cosa sono esattamente e perché sono classificate come dannose per i minorenni?

Le ticket redemptions sono un diverso tipo di gioco rispetto a quelli tradizionali. A differenza del gioco d'azzardo, dove il giocatore riceve un premio in denaro a seconda della propria buona stella, qui, chiunque, indipendentemente dall'esito della sfida, avrà un ticket che, in base al punteggio accumulato, poterà ad un dato premio. È possibile sia accumulare un po' di ticket (come in una sorta di raccolta punti), sia ritirare subito la propria vincita. Ricevere una gratificazione in base a quanto si è stati bravi, è alla base di ogni attività sportiva e non solo.  Si pensi ai videogames: da sempre, chi totalizza il punteggio più alto, ha il diritto di scrivere il suo nome in testa alla graduatoria. Esistono tornei appositi per gli amanti del genere con vincite in denaro, che riscuotono un successo enorme.
Se si analizza il sistema delle ticket redemptions non si può non concordare su due punti fondamentali che lo differenziano dal gioco d'azzardo, ovvero il fatto che non esiste alcun premio in denaro e che chi ottiene un ticket, lo fa in base alla propria bravura nel gioco. Si può quindi affermare che ci troviamo di fronte ad un'attività ludica del tutto differente dal gambling tradizionale. Nonostante ciò, sono osteggiati allo stesso modo. Perché?

Le ticket redemptions, secondo molte critiche, pur non essendo equiparabili al gioco d'azzardo per la modalità della giocata, lo sono per i meccanismi psicologici che scatenano. I costruttori di queste macchinette, usano, infatti, gli stessi stimoli ricettivi per spingere il consumatore al gioco.  Il pericolo reale sta nella maggior vulnerabilità dei soggetti a cui le ticket redemptions sono rivolte.
È stato dimostrato che l'assuefazione al gioco, aumenta di più nei soggetti che si avvicinano ad esso in giovane età, rispetto a chi lo fa in una fase più matura della propria vita.  Questa nuova tipologia ludica sembra dire, per usare le parole del sociologo Maurizio Fiasco “cari bambini ora allenatevi coi ticket, quando sarete grandi potrete vincere davvero, denaro sonante, come gli adulti.
In pratica è come se i bambini venissero “addestrati” fin da piccoli al vizio del gioco, dando loro piccole gratificazioni quando sono minorenni e, successivamente, alzando la posta in palio, con somme in denaro, quando sono già assuefatti al meccanismo ludico.

Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Commissione Europea, con 7 milioni di utenti di questi servizi, il mercato del gioco d’azzardo online dell’Unione Europea rappresenta il 45% del mercato mondiale. Ma il gioco rischia di diventare patologia: “si stima che tra lo 0,1 e lo 0,8% della popolazione adulta soffra di ludopatia e che un ulteriore 0,1-2,2% mostri un coinvolgimento nel gioco d’azzardo potenzialmente problematico. Sono problemi che riguardano anche bambini e adolescenti, sempre più a rischio proprio per la facilità di accesso a internet e dunque ai siti di gioco d’azzardo.”

Proprio per cercare di arginare questo fenomeno, le regioni italiane si stanno dotando di leggi ad hoc, che tengano soprattutto i minori, lontani da quelle tentazioni ludiche da cui poi è difficile allontanarsi.
http://liguriaplanet.com/gaming-intramontabile-moda-era-tecnologica/

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »