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Cagliaripaesaggio – 2017 – Recital di Francesco Libetta (pianoforte)

Cagliari, 3 Lug 2017 - Francesco Libetta e l'arte del pianoforte per “CagliariPaesaggio”: riflettori puntati DOMANI (martedì 4 luglio) alle 18 all'Auditorium del Conservatorio di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sull'eclettico pianista, compositore e direttore d'orchestra pugliese, per un intrigante Recital fra classici e romantici accenti e suggestioni impressionistiche – nel cartellone della Stagione Concertistica 2017 degli Amici della Musica di Cagliari.

Raffinato interprete dello strumento a tastiera, l'artista sfoglierà – nell'appuntamento che chiude in bellezza la prima tranche della Stagione (realizzata in coproduzione con l'istituto di alta formazione musicale cagliaritano) e dà il la alla manifestazione promossa dal Comune in collaborazione con l'ateneo cagliaritano - alcune delle più celebri e significative pagine ispirate al paesaggio naturale e urbano, tra ritmi di danza e marce patriottiche, suoni d'acqua e mistiche visioni.

L'incipit è affidato al celeberrimo “Invito alla danza” in forma di Rondò brillante firmato da Carl Maria von Weber (1786 – 1826) – seguito dalle splendide tre Mazurke op.50 di Fryderyk Chopin (1810 - 1849) nei tempi Vivace (sol maggiore), Allegretto (la bemolle maggiore) e Moderato (do diesis minore) in cui tra brio e malinconia rivive lo spirito del ballo trasfigurato in un affascinante trittico sonoro.

Focus sul paesaggio con “Au bord d'une source” di Franz Liszt (1811 – 1886) – dalla prima suite degli Années de Pèlerinage - che in una scrittura virtuosistica racchiude l'incanto della fresca voce dell'acqua nei pressi di una sorgente mentre “Lavapiés” (da “Iberia”) di Isaac Albéniz (1860 - 1909) ritrae la famosa piazza di Madrid nel cuore della “città vecchia” - con la fontana in cui anticamente gli abitanti si bagnavano i piedi prima di entrare nel luogo di culto.

Il fascino della Sonata op. 14 n. 2 di Ludwig van Beethoven (1770-1827) tra passaggi virtuosistici e felici invenzioni musicali, lascia il posto alla patriottica marcia “Stars and Stripes Forever” di John Philip Sousa (1854 – 1932), poi le note evocative di “Estampes” di Claude Debussy (1862 – 1918) – tra il rimando all'Oriente di “Pagodes” e le atmosfere spagnoleggianti de “La Soirée Dans Grenade” per finire con l'immagine di una pioggia autunnale di “Jardins Sous La Pluie”.

Infine un excursus in una dimensione più spirituale con la descrizione in musica de “La baiser de l'enfant Jesus” di Olivier Messiaen (1908 – 1992) contrapposta all'inquietante e travolgente trascrizione di Franz Liszt del “Valzer dal “Faust” di Charles Gounod (1818 – 1893).

Un viaggio attraverso l'Europa sul filo delle note – tra Settecento e Novecento - con l'assolo di Francesco Libetta – in cui ardui e virtuosistici arabeschi sonori si alternano a incantevoli melodie, e la bravura tecnica si sposa alla capacità d'espressione del versatile interprete della tastiera, apprezzato da pubblico e critica fin dalla sua strepitosa versione degli Studi di Chopin-Godowsky, chiamato a disegnare – con un programma “a tema” - l'ouverture di “CagliariPaesaggio” 2017.

Cagliaripaesaggio – Launeddas – venerdì 7 luglio – ex Manifattura Tabacchi

Nel segno delle “Launeddas” invece il duplice appuntamento – sempre per “CagliariPaesaggio” - in programma venerdì 7 luglio dalle 16.30 all'ex Manifattura Tabacchi di viale Regina Margherita a Cagliari nell'ambito del FMC 2017 / VII Festival di Musica Contemporanea di Cagliari organizzato dagli Amici della Musica.

Nel pomeriggio il convegno sullo strumento a canne con gli interventi del musicologo Gian Nicola Spanu su “I cuntzertus delle launeddas nel “microsistema” musicale sardo” edel musicista Lucio Garau su “1987-2007 Le Launeddas nella mia esperienza di compositore”, la parola a Maura Picciau per un excursus sul “Museo Etnografico Sardo: strumenti musicali della Sardegna” e Paolo Zedda per una riflessione su “Arti e cultura proprie della Sardegna: situazione attuale e ipotesi di sostegno pubblico”, e infine all'etnomusicologo Roberto Milleddu sulle “Launeddas: Alcune riflessioni sulle fonti storiche”.

Sotto i riflettori – sempre venerdì 7 luglio a partire dalle 21 all'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari – il MiniM Ensemble – formazione a organico variabile, che schiera Andrea Pisu alle launeddas, Gioacchino Comparetto ai flauti dolci e Gaetano Costa al sassofono, con elaborazione elettronica del suono in tempo reale a cura di Lucio Garau e Riccardo Sarti ed elaborazione video in tempo reale di Marcel Wierckx. Il concerto si apre con l'Improvvisazione poetica con Paolo Zedda, e accosta la musica tradizionale per Mediana a pipia ai “Canoni” (1992) per flauti dolci e live electronics di Lucio Garau, ancora la tradizione per Punto d'organo e due partiture di Lucio Garau: “Contrappunto” (2009) per sassofono tenore e live electronics e – in prima assoluta - “FLauneddaSax” (2017) per flauti dolci, launeddas, e sassofono.

La Stagione Concertistica 2017 degli Amici della Musica di Cagliari (in coproduzione con il Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari) riprenderà in autunno – dopo le rassegne estive con concerti en plein air in diverse località dell'Isola: si riparte lunedì 16 ottobre, con il concerto dei piccoli cantori del Coro di Voci Bianche del Conservatorio G. Pierluigi da Palestrina diretti da Enrico Di Maira, tra pagine di Mozart, Rachmaninov, Chilcott, Rutter, Britten e del compositore cagliaritano Francesco Marceddu – oltre a citazioni dalla Carmen di Georges Bizet. Sotto i riflettori – mercoledì 25 ottobre – il duo formato dal violinista Matteo Amat di San Filippo e dal pianista Dario Cusano – con un intrigante itinerario tra le 5 melodie di Sergej Prokof'ev, Après un rêve di Gabriel Fauré, e l'interessante accostamento tra la Sonata di Maurice Ravel e la Sonata n.5 op.24 in fa maggiore di Ludwig van Beethoven.

Nell'ambito del progetto triennale su “Il Solista e l'Orchestra” – il pianista Andrea Bacchetti e l'Orchestra Palestrina - martedì 31 ottobre – eseguiranno il Concerto in re maggiore BWV 1054 e il Concerto in mi maggiore BWV 1053 di Johann Sebastian Bach nonché il Concerto n. 12 in la maggiore KV 414 di Wolfgang Amadeus Mozart – mentre mercoledì 22 novembre sarà la volta del pianista e compositore Lucio Garau che suonerà insieme all'Orchestra Palestrina due capolavori assoluti quali il Concerto n. 24 in do minore KV 491 e il Concerto n. 26 in re maggiore KV 537 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Variazioni ritmiche – mercoledì 29 novembre – con i percussionisti Francesco Ciminiello e Roberto Migoni alle prese con un classico di Karlheinz Stockhausen, Mikrophonie 1 e con un'inedita composizione di Christian Cassinelli. L'arte del pianoforte al centro degli ultimi due appuntamenti – mercoledì 6 dicembre con un interprete del calibro di Andrea Padova – sulle note di Un adieu di Giacinto Scelsi incastonato tra la Sonata n. 28 op. 101 e la Sonata n. 29 op 106 di Ludwig van Beethoven mentre mercoledì 20 dicembre il concerto di Francesco Libetta (pianoforte) con l'Orchestra Palestrina suggellerà “Il Solista e l'Orchestra – nel segno di Wolfgang Amadeus Mozart (Concerto n.14 in mi bemolle maggiore KV 449 e Concerto n. 19 in fa maggiore KV 459).

Francesco Libetta - Notato dai primi anni ‘90 dalla critica internazionale più autorevole, Francesco Libetta è l’unico artista italiano a cui abbia dedicato un video il regista Bruno Monsaingeon (celebre per i suoi documentari su Glenn Gould e Sviatoslav Richter). Tranne che per alcuni periodi trascorsi a Parigi e Milano, continua a vivere a Lecce.

La critica più influente usa con Libetta termini impegnativi. Harold Schonberg scrisse: “maestro di ogni periodo o stile, Libetta è “il migliore rappresentante del gusto moderno [...] una tecnica che lascia allibiti”; Paolo Isotta sul Corriere della Sera: “un virtuosismo così miracoloso e un così delicato senso dell’eloquio melodico, da indurci alla domanda: quale altro artista della sua generazione, non solo in Italia, può essergli accostato?”; John Ardoin dichiarò che, della nuova generazione di pianisti, Francesco Libetta è “il più ispirato e creativo”.

Libetta si è interessato ad aspetti del pianismo diversi tra loro per stile o implicazioni musicologiche: il ciclo completo delle Sonate di Beethoven (1993/4, poi registrate nel 2006), l’integrale degli Studi di Godowsky sugli Studi di Chopin (1990, videoregistrati nel 2006) l’integrale dell’opera pianistica di Chopin (1999 e 2010; il cofanetto che l’etichetta americana Marston ha dedicato ai grandi interpreti storici di Chopin comprende registrazioni da Pabst, 1895, a Rachmaninov, Bartók, Cortot, Rubinstein, Horowitz, fino a un Notturno eseguito nel 2003 da Libetta), il Till Eulenspiegel di Strauss nella versione pianistica di Risler - la cui registrazione video, effettuata durante il Festival de La Roque d’Anthéron, ha avuto le massime segnalazioni da tutte le riviste francesi di critica discografica (Diapason d’Or, Choc de Le Monde de la Musique, Raccomandé par Classique).

Ha inoltre registrato l’integrale dell’opera per tastiera di Händel, e numerosi lavori di Schumann, Debussy, Mozart, Liszt, Brahms, Respighi Sgambati, Stravinsky, Ravel, etc. La sua attività musicale è andata ad arricchirsi con la direzione d’orchestra (balletti: La Belle au bois dormant, Lo Schiaccianoci, Carmen con il Balletto del Sud di Fredy Franzutti; La morte di Virgilio su musica di Barraquè con la regia di Cesare Ronconi per la Sagra Malatestiana, concerti sinfonici, etc.), la composizione (l’opera teatrale Ottocento - Il Martirio di Otranto, eseguita in “prima” nel Castello Aragonese di Otranto nell’Agosto 2009, e poi replicata nell’Auditorium della Conciliazione in Roma nel Gennaio 2010); alcuni concerti per pianoforte e orchestra; musiche di scena, per film, cameristiche)

Il conmpositore, pianista e direttore d'orchestra pugliese alterna all'attività concertistica l'organizzazione di eventi culturali (nel 2003 ha fondato l’Associazione Nireo, che ha organizzato per anni il Festival di Miami in Lecce) e l’insegnamento (docente di Musica da Camera presso il Conservatorio di Lecce), la direzione artistica (le commemorazioni per Arturo Benedetti Michelangeli in Rabbi) e la scrittura: ha infatti pubblicato numerosi saggi su svariati soggetti, incluse tematiche di storia ed estetica, ricostruzioni di Madrigali rinascimentali; scritti sulla vita culturale operistica di fine Settecento, etc. Com

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