Per Daniele Cocco (Art.1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso) questo provvedimento è atteso da tempo. Si tratta di una variazione di bilancio che però deve procedere in sinergia con la legge sul turismo ancora all’esame della Terza commissione. Daniele Cocco auspica che l’iter di approvazione della legge sul turismo si concluda al più presto e che la legge vada nel più breve tempo possibile in Aula. Anche perché tutto il sistema aeroportuale va considerato a 360 gradi con tutti gli aeroporti presenti nell’isola e si deve ragionare con la volontà di entrare in sinergia con le zone interne. Il capogruppo di Art.1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso crede che la proposta licenziata dalla regione Abruzzo ci possa aiutare molto. Le risorse non devono essere assegnate a pioggia ma in base ai risultati prodotti dalle compagnie aeree.
Angelo Carta (Psd’az – La Base) ha sottolineato la condivisione che c’è su questo DL anche da parte della minoranza. Il ruolo del Consiglio però, approvando il testo così come è, è mortificato. L’Assemblea – per Carta – deve poter dare un contributo costruttivo e serio. Per questo sarebbe meglio approvare l’emendamento presentato da Marco Tedde.
Gianluigi Rubiu (Udc Sardegna) ha detto che questo Disegno di legge è una variazione di bilancio mascherata. Già in commissione – ha detto Rubiu – abbiamo espresso delle perplessità e per questo ci asterremo. Noi siamo d’accordo – ha aggiunto il capogruppo dell’Udc – a trovare forme di finanziamento per incentivare le compagnie aeree e navali per destagionalizzare il turismo in Sardegna. Ma in questo DL ci sono troppi elementi di genericità e, a volte, sembra che la gara sia stata prevista per una compagnia aerea ben precisa e già individuata. L’idea è buona: trovare dei fondi da destinare alla promozione della Sardegna ma non condividiamo che sia solo la giunta a fare questo. Il Consiglio deve avere un suo ruolo preciso.
Gianfranco Congiu (Partito dei sardi) trova similitudini tra questo Disegno di legge e la legge 9 del 98 “la legge alberghi”. Congiu nel suo intervento ha sottolineato che va bene la fretta ma è necessario stare attenti alle regole degli “aiuti di Stato”. Il capogruppo del Partito dei sardi ha parlato di “slalom legislativi” e di “equilibrismi giuridici”. Sono stufo – ha aggiunto – di dover procedere in questo modo perché alla Sardegna non è stato ancora riconosciuto uno status in virtù della sua insularità. Attenzione: ancora una volta stiamo mettendo in campo una norma programmatica senza un piano d’azione che deve essere a prova di infrazione.
Per Pierfranco Zanchetta (Cristiano Popolari socialisti) il provvedimento è straordinario e apre una nuova frontiera. Anche il capogruppo dei Cristiano Popolari socialisti però ha richiamato l’attenzione sulla deroga agli aiuti di Stato. Non è pensabile – ha detto - che non riusciamo a estendere tariffe accettabili sui trasporti marittimi ai sardi e a tutti i cittadini, la Sardegna deve rivendicare la sua specificità.
Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) ha rimarcato che questo DL arriva in aula così veloce per volontà dei capigruppo dell’opposizione che, nonostante abbiano ritenuto da subito che questo DL fosse insufficiente, hanno fatto un’apertura di credito nei confronti dell’assessore Argiolas. Per Tedde questo DL doveva essere presentato 3 anni e mezzo fa. Tedde è molto critico sulle politiche trasportistiche della giunta Pigliaru che ha definito “bizzarre” e che hanno fatto perdere centinaia di migliaia di passeggeri nel 2016 nel solo aeroporto di Alghero.
Il presidente Ganau ha quindi dato la parola, per la replica, all’assessore al Turismo Barbara Argiolas. L’esponente della Giunta, dopo aver ringraziato la Quinta Commissione e l’Aula per il lavoro svolto, ha ribadito l’obiettivo del Disegno di legge: l’allungamento della stagione turistica con interventi di promozione e comunicazione attraverso il sistema di trasporto aereo.
«Puntiamo ad un sistema integrato. Questo è un primo passo – ha detto Argiolas – nelle prossime settimane avremo modo di affrontare un discorso più ampio con la discussione del Testo Unico sul Turismo che si fonda su tre asset: governance, offerta turistica e comunicazione. Serve una strategia generale e una condivisione di intenti di carattere territoriale. Parlare oggi di destagionalizzazione non è facile. L’assessorato è al lavoro e crede nella crescita del settore».
Argiolas ha poi ricordato le iniziative messe in campo in questi mesi attraverso i bandi per l’internazionalizzazione delle imprese, le ciclovie, il turismo lento e sostenibile, la valorizzazione dei piccoli borghi.«Anche la delibera approvata ieri sui centri commerciali naturali è un intervento a favore dei piccoli comuni e un altro strumento per contrastare lo spopolamento».
Sul contenuto del Dl, Argiolas ha voluto tranquillizzare il consigliere Tedde (Forza Italia): «Stanziamo risorse per la comunicazione e la promozione – ha detto l’assessore – le linee di indirizzo saranno sottoposte all’attenzione della Quinta Commissione, su questo c’è il mio personale impegno e quello della Giunta. I criteri terranno conto dei dati sul traffico dei passeggeri nei singoli aeroporti dai quali emergeranno le difficoltà dei territori».
Argiolas ha quindi concluso il suo intervento sottolineando la necessità di mantenere una linea comune per arrivare all’allungamento della stagione turistica e all’infrastrutturazione dell’offerta. «Serve un pacchetto di azioni che consenta a Regione, comuni e imprese di attivare un’offerta qualitativa alta per i mesi di spalla. Il sogno è pensare che si possa lavorare per 9 mesi l’anno. Per far questo serve però l’aiuto di tutti».
Annamaria Busia (capogruppo Misto) ha annunciato il suo voto favorevole: «Nel Dl c’è il riconoscimento di buone prassi come quelle dell’Abruzzo, è inevitabile tener conto delle indicazioni dell’Ue – ha detto Busia – l’argomento consente però di tornare alla vexata quaestio del superamento del sistema di deroghe e de loro aggiornamento che mi auguro venga sollecitato dalla Giunta e dal Governo. Questa è la vera questione e il punto dolente sul quale occorre lavorare. Il Presidente riferisca sulle ricadute che il G7 ha avuto in Sardegna».
Voto favorevole ha preannunciato anche Fabrizio Anedda (Sinistra Sarda): «Il provvedimento è un buon esempio di sinergia tra gli assessorati. Il turista non deve essere solo trasportato ma accolto e fatto diventare un testimonial dell’Isola – ha detto Anedda – per questo sarebbe utile coinvolgere anche gli assessorati all’agricoltura e alla cultura. Occorre inoltre favorire il trasporto interno. Il Trenino Verde è un elemento di forte attrazione ma serve più attenzione».
Emilio Usula (Rossomori), pur d’accordo con il provvedimento, ha proposto un emendamento orale: «Se vogliamo destagionalizzare non basta la comunicazione attraverso il trasporto aereo ma serve anche quella su nave. La tipologia dei passeggeri è infatti diversa, in nave arrivano cicloturisti, motociclisti e famiglie».
Luigi Crisponi (Riformatori) ha invece annunciato il suo voto di astensione: «Finalmente oggi si parla di turismo, ma se l’Aula fosse davvero conseguente dovrebbe incentivare il settore anziché tagliare i fondi in Finanziaria. Ci sono due elementi che non convincono: i 12 milioni di euro virtuali cassati dalla Commissione bilancio, che vanno assolutamente recuperati, e la mancata previsione di un criterio basato sui risultati. Le risorse devono essere erogate sulla base dei passeggeri trasportati, altrimenti la discussione è vana».
Anche Marco Tedde (Forza Italia) ha dichiarato il suo sì per astensione. “È un’apertura di credito nei confronti dell’assessore che ha un obiettivo strategico chiaro e condivisibile. Mette in campo risorse importanti ma rimane nell’indeterminatezza quanto a modalità e criteri di spendita delle risorse – ha affermato Tedde – il Consiglio deve poter decidere sui criteri, altrimenti non svolge un ruolo dignitoso. Prendiamo atto dei buoni propositi dell’assessore ma la cornice l’avremmo dovuta scrivere noi e invece non lo stiamo facendo. La Giunta di fatto traccia la cornice entro la quale deve muoversi. E’ una Giunta pigliatutto. Non è un buon risultato per l’Assemblea legislativa».
Il presidente della Commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto (Pd) ha invece affermato che la definizione dei criteri è di competenza della Giunta. «La Commissione darà un parere preventivo e questo non è di secondaria importanza. Oggi va rinnovato l’impegno a mantenere il programma che ci siamo dati. Vedremo insieme i criteri in Commissione, a noi il compito di migliorarli e di fare proposte».
Per Attilio Dedoni (Riformatori): «La maggioranza finora nulla ha fatto sul fronte dei trasporti. La cura del ferro che propone l’assessore significa che le ferrovie soffrono di anemia. La Giunta sta attuando politiche sul ferrato diverse da quelle utili per la Sardegna. Qual è la possibilità di raggiungere le zone interne attraverso le ferrovie? Quali sono le scelte a favore per il Trenino verde, mezzo efficace per scoprire le tradizioni e la cultura delle zone interne? Non sappiamo programmare. Rimangono scoperti gli scali di Tortolì e Fenosu».
Il relatore del Disegno di legge Antonio Gaia (Upc) si è detto contrario agli emendamenti proposti: «Non possono trovare accoglimento per il semplice fatto che la norma non è un sostegno al trasporto aereo, riguarda la comunicazione e il marketing. Attraverso alchimie giuridiche si è cercato di trovare una soluzione al problema ed evitare gli strali dell’Unione europea».
Alessandra Zedda (Forza Italia) ha espresso disagio per tutti i complimenti rivolti alla Giunta. «Siamo tre anni a fare nulla. Il nostro voto sarà di astensione perché non vogliamo essere partecipi in negativo. Vediamo cosa riuscirete a fare, la nostra è un’apertura di credito ma noi non condividiamo metodi e contenuti della Giunta che sono assolutamente fallimentari».
Pierfranco Zanchetta, capogruppo Upc, pur ribadendo la necessità di un coinvolgimento della Commissione “Governo del Territorio”, ha annunciato il suo voto a favore.
Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 35 voti a favore e uno contrario.
Si è quindi passati all’esame dell’articolo 1 “Finalità” e dell’emendamento aggiuntivo presentato dal consigliere Tedde (Forza Italia) che chiede di prevedere criteri compensativi per la perdita di passeggeri.
“È un emendamento che introduce un principio generale di perequazione – ha detto Tedde – un accorgimento che consentirebbe di rimediare alla situazione dello scalo di Alghero che ha avuto problemi in questi anni. I dati di Assoaeroporti dicono che ha perso 150mila passeggeri nei primi cinque mesi del 2016, -25%. E’ una crisi generale dell’economia del territorio. L’emendamento è un atto di giustizia nei confronti di un’intera provincia».
Emilio Usula (Rossomori) ha ribadito la sua richiesta di inserire un emendamento orale a favore del trasporto navale, mentre Roberto Desini (Pds), condividendo lo spirito della proposta di Marco Tedde, ha presentato un emendamento orale all’emendamento per la prevedere canali prioritari per gli aeroporti che hanno registrato un calo di passeggeri nel 2016.
Giuseppe Fasolino (Forza Italia) si è detto contrario alla proposta di Desini: «Nell’emendamento manca solo il nome dell’aeroporto. Finora abbiamo parlato di visione generale e adesso puntiamo a misure di compensazione territoriale. Perché Desini è stato zitto finora? Adesso che c’è un’opportunità di meritocrazia si vuole premiare chi a causa della politica o di demeriti propri non ha ottenuto gli stessi risultati degli aeroporti virtuosi».
Il relatore Antonio Gaia (Upc) ha nuovamente precisato che il Dl punta alla promozione e al marketing e non ad aiutare il trasporto aereo. «Se così non fosse la norma rischierebbe di essere cassata».
Anche Salvatore Demontis (Pd), pur d’accordo con Tedde ha evidenziato il rischio di un intervento della Commissione Ue. «La perequazione può servire a migliorare il sistema dei trasporti, il Dl però si muove sulla linea della promozione del brand Sardegna. Non vorrei che i buoni intenti dell’emendamento indebolissero il Dl esponendolo alla procedura di infrazione da parte di Bruxelles».
L’assessore Argiolas ha ribadito che le linee guida che verranno sottoposte all’attenzione della Commissione prenderanno le mosse dai dati sulle presenze turistiche e terranno conto delle condizioni dei singoli territori.
Il presidente Ganau ha quindi sospeso la seduta per alcuni minuti. Alla ripresa dei lavori il consigliere Antonio Solinas (Pd) ha dichiarato la sua contrarietà alla presentazione di emendamenti orali.
Ganau ha quindi messo in votazione l’articolo 1 che è stato approvato con 31 sì e un no. Respinto invece, con 26 voti contrari e 21 favorevoli, l’emendamento aggiuntivo presentato dal consigliere Tedde.
L’Aula ha quindi approvato in rapida successione, con l’astensione della minoranza, gli articoli 2 “Autorizzazione di spesa”, 3 “Criteri”, 4 “Norma Finanziaria” e 5 “Entrata in vigore”.
Il testo finale della legge ha ottenuto il via libera con i voti della maggioranza (32 su 32 votanti). L’opposizione ha confermato l’astensione. Com