Oristano, 20 Giu 2017 - Gesto disperazione per una vedova oristanese. Infatti la donna, rimasta sola e con problemi di natura psichiatrica, ha tentato il suicidio la notte scorsa appiccando il fuoco al materasso.
La poveretta, C.A., di 62 anni, fortunatamente, prima di compiere l’estremo gesto, lo ha annunciato alla figlia che ha subito richiesto aiuto al numero di soccorso pubblico “113” della Polizia di Stato.
Subito dopo la richiesta di aiuto, sul posto sono intervenuti gli agenti della Sezione Volanti che appena arrivati hanno notato che si levava alta una lingua di fuoco e da cui fuoriusciva una colonna di fumo nero. Quindi è stata chiesta la presenza dei Vigili del Fuoco e del 118 per le eventuali cure mediche ma, vista la criticità della situazione, non è possibile attendere oltre. Perciò i due Poliziotti hanno deciso coraggiosamente d’intervenire, aprono il portoncino d’ingresso e provano ad accedere all’appartamento ma devono desistere quasi subito a causa della irrespirabile cappa di fumo e fuliggine. Subito dopo non scoraggiandosi hanno deciso provare ad entrare dalla finestra, saltano il muretto di recinzione e poi si sono arrampicati sino al piano dove è ubicato l’appartamento.
Gli uomini della Polizia, erano ben coscienti che in caso d’incendio fornire nuovo prese d’aria potrebbe aggravare la situazione che però è già di per sé critica e quindi, adottando le cautele del caso, hanno forzato una finestra basculante e raggiungono lo scopo prefissato, creare una corrente d’aria per fare defluire il fumo. Quindi sono entrare nell’appartamento dove hanno trovato la donna in camera da letto, riversa a terra in stato di semi incoscienza e ricoperta di fuliggine, ma non in pericolo di vita perciò l’hanno presa in braccio e portata all’esterno dove è stata poi affidata ai sanitari dell’ambulanza che l’hanno trasportata subito presso l’Ospedale “San Martino” di Oristano, dove è stata ricoverata.
Nel frattempo i Vigili del Fuoco fanno evacuare precauzionalmente lo stabile, domato le fiamme e messo in sicurezza l’appartamento, interrompendo la corrente elettrica e la fornitura di gas.
La richiesta della figlia e il tempestivo intervento della Polizia di Stato hanno evitato una tragedia annunciata che avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze se le fiamme si fossero propagate all’intero stabile che conta decine di appartamenti.