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Secondo turno delle elezioni politiche in Francia, Macron conquista la maggioranza assoluta

Parigi, 19 Giu 2017 - Exit poll e proiezioni confermano la prevista vittoria del movimento del presidente Emmanuel Macron al ballottaggio delle elezioni legislative in Francia, ma con un margine meno ampio di quanto ci si aspettasse. In base ai sondaggi diffusi alla chiusura delle urne, i centristi di La République en marche! avrebbero ottenuto almeno 355 seggi sui 577 dell'Assemblea nazionale. I Républicains (centrodestra) ne conquisterebbero circa 125, il Partito socialista 49, la sinistra della France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon meno di 30. E l'ultradestra del Front National di Marine Le Pen ne avrebbe appena 7-8.

Secondo le ultime proiezioni di Kantar Sofres, il partito di Emmanuel Macron ottiene insieme al suo alleato MoDem 364 seggi. I conservatori di Les Républicains, invece, insieme a Udi e ad altri partiti di destra, dovrebbero avere 131 seggi. Il partito socialista, insieme a ecologisti e altre formazioni di sinistra, otterrebbe 44 seggi. Alla France insoumise di Jean-Luc Mélenchon e ai comunisti andrebbero complessivamente 25 deputati. Infine il Front national di Marine Le Pen otterrebbe solo 7 seggi. Marine Le Pen entra in Parlamento e chiede il proporzionale Marine Le Pen entra tuttavia per la prima volta in Parlamento. La leader del Front National ha vinto il ballottaggio contro l'avversaria di En Marche! nella circoscrizione di Pas-de-Calais.

Non ce l'ha fatta invece il suo numero due, Florian Philippot, che è stato battuto in Moselle. "Questo processo è profondamente antidemocratico. Noi al ballottaggio delle presidenziali abbiamo raccolto 6 milioni di elettori, ed oggi abbiamo così pochi deputati. È vitale per la democrazia che si introduca il metodo proporzionale", ha detto Marine Le Pen. "Macron ha fatto precipitare il Paese nell'indifferenza", ha aggiunto riferendosi al diffuso astensionismo.

"La vittoria è chiara e ci rende felici". Così il premier francese, Edouard Philippe, dopo la diffusione dei primi dati relativi al secondo turno delle legislative francesi. Phiippe ha aggiunto che il governo "si approccerà nelle prossime settimane con umiltà e determinazione" al lavoro che lo aspetta. "L'astensione non è mai una buona notizia per la democrazia. Le cause sono diverse e dovremo analizzarle tutte" ma "il governo la interpreta come compito di dover portare a termine il suo programma", ha aggiunto Philippe.

I francesi hanno espresso una "maggioranza chiara, stabile e coerente, per realizzare le grandi priorità del contratto concluso tra Emmanuel Macron e i francesi": lo ha detto la presidente di En Marche! Catherine Barbaroux, nella dichiarazione solenne dal quartier generale del partito a Parigi. Questo risultato "è una chance per la Francia", ha aggiunto.

"Il verdetto delle urne è chiaro". Lo ha detto il leader dei Républicains, François Baroin, riconoscendo che " i francesi hanno voluto dare una netta maggioranza al presidente della Repubblica". Baroin ha poi ricordato "l'intensa campagna elettorale" fatta dal suo partito che "ha permesso la formazione di un gruppo abbastanza importante" all'Assemblea nazionale. "I nostri eletti avranno la responsabilità essenziale di incarnare la prima forza di opposizione", ha aggiunto.

Il segretario generale del Partito Socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, ha annunciato le dimissioni. "Malgrado un'astensione allarmante, il trionfo di Emmanuel Macron è incontestabile" ha detto Cambadélis, riconoscendo "la sconfitta della sinistra".

Vittoria personale, tuttavia, per l'ex primo ministro socialista Manuel Valls, rieletto oggi in Parlamento dopo aver rifiutato di schierarsi per il candidato ufficiale all'Eliseo dei socialisti, Benoit Hamon, e aver offerto collaborazione a En Marche! di Emmanuel Macron. Valls ha annunciato, fra applausi e contestazioni, di aver battuto Farida Amrani, candidata de La France Insoumise, di soli 139 voti ad Evry, alle porte di Parigi. Tensione tra la polizia e i manifestanti, che hanno denunciato brogli e chiesto l'annullamento della consultazione.

Per la prima volta anche un nazionalista corso, Michel Castellani, 71 anni, è stato eletto all'Assemblea Nazionale francese.

Crolla l'affluenza alle urne al ballottaggio delle legislative francesi: alle 17, secondo i dati del ministero dell'Interno, è stata del 35,33%, contro il 40,75% del primo turno - già un record negativo in Francia. L'astensione finale è calcolata attorno al 56%.

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