Mosca, 12 Giu 2017 – Che nella Russia di Ras-Putin la democrazia non sia mai esistita tutti lo sapevano ma regnanti e premier di tutto il mondo hanno fatto finta di non vedere per opportunità politica. Oggi, il rais russo si è dimostrato tollerante verso la libertà di espressione e il diritto di manifestare quanto lo ha dimostrato Erdogan che dopo l’anomalo golpe (che è sembrato più un teatrino per potere imporre la legge marziale da lui stesso orchestrato), ha fatto arrestare tutti, specialmente i cervelli pensanti perché le dittature di solito di nutrono di ignoranza, facilmente controllabile. Oggi, appunto a Mosca e San Pietroburgo, per ordine di Putin, centinaia di manifestanti sono stati messi agli arresti (le ultime notizie parlano di circa mille persone) solo perché si sono permessi di cercare di contrastare e denunciare il potere corrotto e mafioso orchestrato dal presidente russo. Infatti, oggi, i fermi sono avvenuti durante le manifestazioni anti Putin. A Mosca gli arrestati sono saliti a quota 750. Lo riporta Dozhd che cita l'ong 'Ovd Info'. A San Pietroburgo i fermi sarebbero invece circa 900. Tra i fermati Ilya Yashin Tra i fermati spiccano personalità come Ilya Yashin, uno degli oppositori russi più famosi, ex vice segretario di Parnas, e Roman Rubanov, il direttore del fondo anticorruzione organizzatore della manifestazione, come lui stesso ha segnalato su twitter.
Il leader d'opposizione russo Alexei Navalny è stato fermato sotto casa dalla polizia prima della manifestazione non autorizzata che ha organizzato per oggi nel centro di Mosca. Lo ha annunciato la moglie su Twitter. "Ciao, sono Yulia Navalnaya... Alexei è stato fermato nell'androne del palazzo. Ha chiesto di comunicarvi che i nostri progetti non sono cambiati: Tverskaya" ha scritto la donna, indicando il nome della via dove è in programma la manifestazione, sull'account Twitter ufficiale dell'oppositore. Navalni è accusato di "ripetuta violazione delle norme sull'organizzazione delle manifestazioni" e di "resistenza a un ordine di un funzionario di polizia". Lo riporta Interfax che cita la polizia stessa. Sono reati di carattere amministrativo e ora un tribunale dovrà decidere se convalidare il fermo. Navalni a quanto pare rischia ora "30 giorni di arresto amministrativo".
Si sono già svolte in diverse città russe le proteste anti-corruzione, e già si registrano arresti tra i manifestanti. La gente è scesa in piazza nella regione degli Altai, in Tatarstan, in Siberia e nel Lontano Oriente. A Khabarovsk la dimostrazione, autorizzata, si è svolta senza incidenti. A Yuzhno-Sakhalin c'è stato un picchetto e anche qui senza disordini. A Blagoveshchensk, invece, la polizia ha arrestato un manifestante che aveva uno striscione con scritto "Russia senza corruzione"; altri partecipanti gridavano "vergogna" mentre le forze dell'ordine lo portavano via. Sono informazioni che ha riportato Leonid Volkov, braccio destro di Navalny, durante la diretta video trasmetta sul canale Youtbe "Navalny live". A Novosibirsk, la polizia ha arrestato un attivista, come pure ad Abakan. A Vladivostok si è manifestato nello stesso luogo in cui i cosacchi avevano organizzato un evento per il Giorno della Russia, che si celebra oggi. L'opposizione ha riferito dell'uso della violenza da parte dei cosacchi, "visibilmente ubriachi", e che hanno cercato di rompere l'apparecchiatura di un giornalista