Londra, 8 Giu 2017 - Oggi in Inghilterra e in tutto il Regno Unito si sono aperte le urne, dopo una campagna elettorale durata un mese e mezzo, in cui il tema dominante è diventato la lotta al terrorismo, dalle 8 alle 23 di oggi (ora italiana) si decide chi guiderà il Paese. Subito dopo la chiusura dei seggi arriveranno i primi exit poll, all'alba di domani il risultato.
Tra gli under 24 il leader più popolare è Jeremy Corbyn: se dovessero votare in massa le elezioni britanniche potrebbero tingersi di rosso. In linea generale dal Labour ci si aspettano buoni risultati a Londra e nelle grandi città, molto più fredda la posizione delle zone rurali.
Theresa May La lotta al terrorismo al centro della campagna elettorale Theresa May ha detto di essere disposta a stracciare le leggi sui diritti umani per combattere il terrorismo, Corbyn ha chiesto le sue dimissioni i pesanti tagli alla sicurezza durante il suo mandato da ministro dell'Interno. Intanto Scotland Yard diffonde via sms il vademecum antiterrorismo.
Quando ha indetto le elezioni generali, Theresa May voleva ampliare la sua maggioranza - di 17 deputati - in vista dei negoziati sulla Brexit. Oggi per parlare di vittoria deve raggiungere almeno quota 50.
Da un distacco del 20% dell'inizio di aprile il Labour è riuscito a ottenerne uno del 7% e addirittura alcuni sondaggisti che lo davano per vincitore probabile. Certo è che Jeremy Corbyn ha realizzato una rimonta inaspettata, inserendosi in una sorta di onda rossa della generazione passata come Bernie Sanders negli Usa - che ha messo in seria difficoltà Hillary Clinton - e Jean Luc Melenchon che ha portato a casa al primo turno francese, con la sua France Insoumise, ha portato a casa un lauro 19.5%.