Cagliari, 24 Mag 217 - La politica aziendale della neonata azienda, nata dalla fusione Wind e 3 Italia, punta tutto sull’attività di outsourcing a discapito dei posti di lavoro e presto potrebbe interessare anche la sede di Cagliari. Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Piero Comandini, promotore di un’interrogazione urgente sulla politica di esternalizzazione dei servizi di contact center della ex H3g che riguarda, oltre le sedi di Palermo, Roma e Genova, la sede di Cagliari dove sono impegnati circa 400 lavoratori e dove già un centinaio hanno ceduto, spaventati da un futuro incerto, ad una allettante buona uscita.
H3g ha creato, in Sardegna, uno dei suoi migliori call center dove i 400 i dipendenti, impegnati tutti in un’attività di customer care, hanno sempre dimostrato grande professionalità nel fornire un supporto qualificato ai clienti, dando voce all’azienda e contribuendo alla crescita del gruppo. Ma la volontà di traferire l’attività dei call center sotto la gestione di fornitori terzi sta generando il panico tra i lavoratori, non si possono sacrificate la vita di intere famiglie solo per aumentare sinergia di costi e investimenti che poi si traducono in tagli del personale.
È assolutamente necessario, conclude Comandini, con fermezza e decisione, che l’azienda mantenga gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori con responsabilità sociale e d’impresa, la conclusione è una sola: “i dipendenti e i sindacati auspicano un serio e tempestivo impegno da parte dell’azienda perché si eviti la perdita anche di un solo posto di lavoro.
Al Presidente dell’esecutivo si chiede, di valutare la possibilità di istituire un apposito tavolo interlocutorio con l’azienda, le organizzazioni sindacali e i lavoratori, affinché si valutino tutte le strategie possibili a tutela dei lavoratori.