Notizie poco rassicuranti dalla Corea del Nord, dove il leader Kim Jong-un ha approvato la produzione su vasta scala del nuovo missile a medio-lungo raggio denominato Pukguksong-2 (kn-15), all'indomani della conferma del test rivendicato come "grande successo". La notizia diffusa dall'agenzia Kcna (Korean Central News Agency), secondo cui il giovane Kim, che ha presenziato e diretto le operazioni, ha espresso ha espresso "grande soddisfazione per un'arma strategica". Lo scopo del lancio era quello di "verificare gli indici tecnici e l'esame di adattabilità nelle diverse condizioni di battaglia, prima di affidare il missile alle unità militari".
L'ultimo missile, l'ottavo testato dall'inizio dell'anno, ha coperto una traiettoria di circa 500 km e una altitudine massima di 560 km prima di cadere nelle acque del mar del Giappone: una settimana fa è stata la volta dell'hwasong-12, modello a medio-lungo raggio, che ha sorpreso per la gittata di oltre 800 km e l'altitudine toccata superiore ai 2.100 km. Il pukguksong-2 è la versione terrestre del vettore da lancio sottomarino che usa combustibile solido, capace di rendere più difficile il rilevamento, soprattutto in fase di partenza.
L'amministrazione Trump, che spinge su un intervento più deciso della Cina sull'alleato storico, ha suggerito la definizione di sanzioni ancora più dure in assenza di cambi di direzione di Pyongyang sulle ambizioni nucleari e balistiche. In una prova di forza, Washington ha inviato verso la penisola coreana un secondo gruppo navale d'attacco guidato dalla portaerei Ronald Reagan, destinata ad affiancare la Carl Vinson. Il consiglio di sicurezza dell'Onu, dopo gli ultimi sviluppi, dovrebbe tornare a riunirsi d'urgenza su richiesta di Giappone, Corea del sud e Stati Uniti.