Olbia, 16 Mag 2017 - Questa mattina a Olbia, personale del Commissariato P.S. della città, ha dato esecuzione a quattro misure cautelari emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Tre provvedimenti cautelari riguardano un colombiano di 48 anni, che abita a Olbia, destinatario della custodia cautelare in carcere e due italiani, entrambi 47enni, residenti a Luras, destinatari invece della misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza.
Una quarta persona, destinataria della misura degli arresti domiciliari, allo stato attuale risulta irreperibile.
Le indagini, che hanno portato ai provvedimenti di oggi, hanno avuto origine all'inizio del 2016 e si sono da subito orientate nei confronti del colombiano considerato il capo di un gruppo che riforniva di cocaina Olbia e l'alta Gallura.
Lo straniero si occupava di importare rilevanti quantitativi di stupefacenti dalla Spagna, attraverso diversi intermediari; i due italiani avevano invece il compito di "piazzare" la droga sul territorio, in particolare a Luras e a Tempio Pausania, mentre altri fornivano un supporto logistico.
Nell’ambito dell’indagine, nel mese di giugno 2016, il personale del Commissariato aveva arrestato una donna di 63 anni, sempre della Colombia, giunta all’aeroporto di Olbia con 210 grammi di cocaina ed il mese successivo aveva tratto in arresto il citato sudamericano, perché trovato in possesso di 30 grammi di cocaina, al suo arrivo alla locale stazione ferroviaria.
L’uomo, dopo la notifica del provvedimento, è stato condotto nella Casa Circondariale di Sassari, mentre i due residenti a Luras non potranno invece allontanarsi dal loro paese senza l'autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria.