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Arrestati dalla Polizia di Stato di Nuoro gli autori delle rapine ai danni di alcune guardie giurate compiute lo scorso mese di ottobre a Nuoro

Nuoro, 16 Mar 2017 - Nella prima mattinata di oggi, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Nuoro hanno eseguito in città un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ieri dal Tribunale di Nuoro su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di Paolo Mulas, di 40 anni, del capoluogo, pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti e Costantino Puggioni, di 48 anni, di Nuoro, pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti. I due sono accusati di rapina a mano armata commessa a Nuoro lo scorso 16.10.2016 ai danni di una guardia giurata dell’Istituto di vigilanza privata al quale è stata asportata la pistola d’ordinanza dopo essere stato aggredito nel corso della sua attività di vigilanza notturna e più volte colpito al corpo con un tubo metallico; di tentativo di rapina a mano armata commessa a Nuoro lo scorso 31.10.2016 ai  danni di un’altra guardia giurata dell’Istituto di vigilanza privata, aggredita nel corso del suo turno di servizio notturno e minacciata con una pistola allo scopo di impossessarsi della  sua arma d’ordinanza. Cosa che non è avvenuta per la pronta reazione della guardia che ha esploso alcuni colpi di pistola in aria costringendo alla fuga gli indagati; di porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo consistente in una pistola semiautomatica di marca e matricola sconosciuta nonché della stessa pistola d’ordinanza sottratta alla guardia giurata rapinata il 16.10.2016; di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio, con sequestro a Mulas di alcune decine di grammi di marjuana destinate allo spaccio a favore di terzi.

Le indagini degli agenti dlela Squadra Mobile, dirette dalla locale Procura della Repubblica (PM Dr.ssa Porcu), hanno  consentito di acquisire  gravi indizi di colpevolezza a carico dei due arrestati grazie anche alle immagini immortalate da alcuni impianti di video sorveglianza privati situati nelle vicinanze del luogo in cui si sono verificati gli episodi  criminosi.