Roma, 9 Apr 2017 - La convenzione del Pd si apre con la richiesta di Francesco Boccia, sostenitore della mozione Emiliano, di rinviare le primarie per l'incidente accaduto al governatore della Puglia: "E evidente: ci sono 2 soli candidati, uno non è potuto venire. Se vogliono fare un congresso a due.E' come andare in campo e non avere di fronte l'avversario, ma collegato da un ospedale" . L'altro candidato alla segreteria Pd Orlando si dice "assolutamente d'accordo. Se un competitor è impossibilitato a fare campagna elettorale, sarebbe sensato" rinviare le primarie. Contrario Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi: "Facciamo tanti auguri a Michele, ma la macchina è ormai in moto". Ma è lo stesso Emiliano che, in una nota, afferma di non volere rinvii: "Ringrazio di cuore coloro che si stanno ponendo il problema di un rinvio delle primarie a seguito del mio infortunio. In particolare ringrazio Andrea Orlando per le sue parole e per la sua immediata disponibilità. Ci tengo anche a dire che non voglio assolutamente condizionare i tempi delle primarie, non ho chiesto nulla in tal senso, ringrazio ancora chi ha mostrato spontaneamente sensibilità e immedesimazione".
"La democrazia è qui". È la scritta che compare sul palco della Convenzione nazionale del Pd. L'evento, che si svolge all'hotel Ergife di Roma, apre la seconda fase del congresso del Partito democratico. Durante la mattina verranno ufficializzati i risultati del voto tra gli iscritti, che si è chiuso la scorsa settimana, e si apre la volata alle primarie del 30 aprile. Per l'appuntamento con i gazebo è stato disegnato un simbolo: le sagome stilizzate di tre elettori in fila formano una ideale matita tricolore. Dal palco dell'Ergife parleranno i tre candidati alla segreteria del Pd. L'ordine degli interventi è quello che comparirà, dopo essere stato sorteggiato, sulla scheda per il voto nei gazebo: Andrea Orlando, Michele Emiliano e infine Matteo Renzi.
Emiliano, che è stato operato al tendine di Achille, parlerà in collegamento video, dal momento che è ancora ricoverato in ospedale (sarà dimesso domani) e il decorso post operatorio prevede qualche giorno di riposo.
