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Colombia, una frana di acqua e fango provoca più di 110 morti

Si fa sempre più drammatico il bilancio, ancora provvisorio, della colata di fango che come uno tsunami ha investito la città di Mocoa, 500 km sud di Bogotà, capoluogo della provincia di Putumayo. Al momento si contano almeno 112 morti e centinaia di feriti. A causare la colata di fango le piogge torrenziali abbattutesi negli ultimi giorni sulla Colombia. Il governatore Sorrel Aroca di Putumayo aveva parlato di una "tragedia senza precedenti", dichiarando ad una radio locale che ci sono "centinaia di famiglie non ancora trovate, interi quartieri persi".

La tragedia risale alla notte, quando l'acqua del fiume Mocoa e degli affluenti Sangoyaco e Mulatos è salita fino a uscire dagli argini e a creare ondate di acqua e pietre che hanno distrutto le abitazioni e tutto ciò che incontravano. La città si trova nel mezzo della foresta nella regione amazzonica ed è collegata al resto del Paese solo per via aerea o con una precaria strada. Tuttavia, hanno fatto sapere le autorità, i soccorsi cominciano ad arrivare.

Il presidente Juan Manuel Santos ha annunciato che si recherà a Mocoa per sovrintendere i soccorsi e gli sforzi d'assistenza nell'area dove ci sono fitte foreste. La sua presenza sarà "garanzia di attenzione alle vittime di questa tragedia, per la quale tutti i colombiani sono in lutto", ha scritto sul suo profilo Twitter.

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