Londra, 22 Mar 2017 – È di almeno un morto, una donna, e un numero ancora imprecisato di feriti, alcuni dei quali gravissimi, il bilancio di un attacco che Scotland Yard definisce "terroristico fino a prova contraria", avvenuto questo pomeriggio intorno alle 14.40 locali nelle vicinanze del Parlamento britannico a Londra. Secondo un ufficiale medico dell'ospedale di St Thomas, che si trova di fronte al Parlamento, alla estremità opposta del Westminster Bridge, diverse persone travolte dall'auto, una Hyundai, hanno "catastrofiche ferite".
Secondo le prime ricostruzioni, un uomo, descritto come un 40enne dai tratti asiatici, a bordo di un'auto ha investito diversi pedoni lungo il Westminster Bridge prima di andarsi a schiantare contro la recinzione di ferro dello stesso Palazzo di Westminster. Dopo lo schianto, l'uomo sarebbe uscito dall'auto con l'intenzione di penetrare all'interno del Parlamento. Bloccato dalle forze dell'ordine, ha accoltellato un poliziotto, ferendolo. Gli agenti hanno reagito uccidendolo a colpi d'arma da fuoco.
Subito dopo l'attacco, che coincide con il primo anniversario dei sanguinosi attentati jihadisti all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles del 22 marzo 2016, il Parlamento è stato blindato e ai deputati è stato ordinato di non lasciare l'edificio: le forze dell'ordine sono penetrate all'interno e hanno setacciato piano per piano il palazzo.
In una conferenza stampa il portavoce di Scotland Yard ha parlato di "varie vittime. Tra loro vi sono anche funzionari di polizia. E' in corso un'indagine anti-terrorismo. La principale priorità al momento è la sicurezza".
La premier britannica Theresa May sta bene e "non è stata coinvolta nell'incidente a Westminster". Lo ha riferito Downing Street dopo le notizie di un'evacuazione d'urgenza durante l'emergenza scattata al parlamento. Alla notizia dell'attacco a Londra, il parlamento di Edinburgo ha sospeso il dibattito sul nuovo referendum per l'indipendenza della Scozia.
“Qualora fosse terrorismo, sarebbe una città ancora una volta colpita perché sappiamo e ricordiamo che Londra non è la prima volta che viene attaccata. Non ci è data la possibilità di abbassare la guardia". A dirlo il ministro degli Esteri Angelino Alfano margine del summit Usa anti-Isis. Alfano ha anche detto di aver "già attivato tutte le strutture della Farnesina per verificare la presenza eventuale, che ci auguriamo non esserci, di connazionali tra i feriti".