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Turchia, Novello Sultano dittatore Erdogan attacca Merkel: “Usi metodi nazisti”. Berlino: passato il limite

Ankara, 20 Mar 2017 – Duro braccio di ferro ieri tra il dittatore turco che vorrebbe essere con la repubblica presidenziale il padrone assoluto come quello della Corea del Nord, della sua nazione e la cancelliera tedesca. Infatti, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato Angela Merkel di ricorrere a "metodi nazisti", riguardo al divieto di tenere in Germania comizi a favore del "sì" per il referendum costituzionale in programma il 16 aprile in Turchia. "Tu stai usando metodi nazisti", ha detto Erdogan alla Merkel in un discorso trasmesso dalla tv, usando l'informale tu nei confronti della cancelliera. "Contro chi? Contro i miei concittadini turchi in Germania e i miei ministri", ha aggiunto.

Immediata la risposta del ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel che ha definito "assurdi" gli attacchi verbali da parte di Recep Tayyip Erdogan contra la cancelliera tedesca Angela Merkel aggiungendo che il presidente turco "ha passato il segno". "Siamo tolleranti ma non stupidi", ha detto in un'intervista al 'Passauer Neue Presse'. "Ho detto molto chiaramente al mio omologo turco che il limite è stato sorpassato", ha aggiunto. Il ministro degli Esteri danese convoca l'ambasciatore turco dopo le minacce che sarebbero state rivolte ad alcuni cittadini turco-danesi che rischiano l'accusa di alto tradimento.

Il giornalista turco-tedesco Deniz Yucel è un agente terrorista e "grazie a Dio è stato arrestato". Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che il reporter sarà processato dalla "magistratura indipendente" turca. Yucel è stato arrestato il 27 febbraio in Turchia, con l'accusa di "propaganda a sostegno di organizzazione terrorista" e "incitamento alla violenza pubblica". Erdogan lo ha già definito in precedenza "un agente tedesco" e un membro del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Il caso ha contribuito ad alzare la tensione con la Germania, assieme alla cancellazione di comizi di ministri turchi nel Paese europeo in vista del referendum costituzionale del 16 aprile.

Ankara ha convocato l'ambasciatore tedesco per condannare la manifestazione tenutasi ieri a Francoforte contro il referendum costituzionale in programma il 16 aprile in Turchia. Circa 30.000 dimostranti filo-curdi hanno manifestato nella città tedesca per il "no" alla consultazione e molti hanno esposto simboli del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), dichiarato fuorilegge dalle autorità turche.

"Ieri la Germania ha posto il proprio nome su un altro scandalo - ha detto oggi alla Cnn-Turk il portavoce del presidente, Ibrahim Kalin - ieri l'ambasciatore tedesco è stato invitato, è stato convocato al ministero degli Esteri e tutto questo è stato condannato nella maniera più dura". Già ieri Kalin aveva detto che è "inaccettabile vedere isimboli e gli slogan del Pkk quando ai ministri turchi è stato impedito di incontrare i propri cittadini".

C'è la possibilità che ministri turchi pianifichino un'altra manifestazione in Germania in vista del referendum costituzionale del 16 aprile. Lo ha annunciato un portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in un'intervista a Cnn Turk. Nuovi comizi organizzati in Germania in vista della consultazione alzerebbero ulteriormente la tensione fra Ankara e Berlino

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