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Etna, esplosione da cratere: dieci feriti

Catania, 16 Mar 2017 - Dieci persone sono rimaste ferite dall'esplosione di uno dei crateri dell'Etna che è in attività. Sono stati colpiti da materiale lavico.

Ci sono dei feriti, ma non sono gravi. Lo affermano dalla sala operativa della Protezione civile della Regione Siciliana, sottolineando che a loro "risultano essere sette" le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche.

Secondo altre fonti, sei delle 10 persone ferite sull'Etna sono ricoverate in quattro ospedali per contusioni e traumi, soprattutto cranici. E in base alle prime notizie nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita. Tre dei pazienti sono, uno ciascuno, negli ospedali Garibaldi, Vittorio Emanuele e Cannizzaro di Catania. Gli altri tre nel pronto soccorso dell'ospedale di Acireale.

È stato il contatto tra la lava incandescente della colata dell'Etna e la neve presente ad alta quota a provocare l'"esplosione freatica" a quota 2.700 metri del vulcano. Il materiale piroclastico lanciato lontano come schegge ha colpito degli escursionisti, dieci dei quali sono rimasti feriti. Il fenomeno, conosciuto dagli esperti dell'Ingv di Catania, è avvenuto sul fronte della colata lavica, sul Belvedere dell'Etna, in territorio di Nicolosi.

L'esplosione freatica avvenuta, poco fa sull'Etna, si verifica quando il magma riscalda terra provocando l'evaporazione quasi istantanea dell'acqua, con conseguente esplosione di vapore, acqua, cenere, roccia. A spiegarlo è il vulcanologo Stefano Branca dell'Ingv di Catania: l'esplosione "è avvenuta sul fronte della colata lavica attiva a 2700 metri di quota ed è stata causata dal rapido scioglimento della neve".

C'è anche una troupe della Bbc tra i feriti dell'esplosione sull'Etna. La giornalista Rebecca Morelle, corrispondente scientifica per l'emittente britannica, è stata lievemente ferita alla testa mentre si trovava sul vulcano per lavoro. "I vulcanologi dicono che è stato l'incidente più pericoloso in 30 anni di carriera", ha raccontato sul suo profilo Twitter in inglese. "La troupe è ok. È stato davvero spaventoso", ha commentato, aggiungendo che "è un'esperienza che non vorrò ripetere mai e poi mai". "I soccorsi e le guide sono stati eccellenti", ha concluso la giornalista, complimentandosi "per un 78enne che ha trovato subito la via di fuga".

"Violenta esplosione al contatto fra lava e neve sull'Etna circa un'ora fa. Alcuni feriti, io stesso ho ricevuto una piccola ferita in testa però sto assai bene e mi sto calando una meritata birra!". Così il ricercatore dell'Ingv di Catania, Boris Behncke, sul suo profilo Facebook commenta la sua esperienza sul vulcano, dove era assieme a un collega, per un sopralluogo sul fronte dell'eruzione dove c'è stata l'esplosione.

"Il vulcanologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Etneo, Boris Behncke, riferisce l'Ingv ha riportato lievi escoriazioni". "Il personale dell'Ingv-Oe continua a monitorare con costanza l'evoluzione dei fenomeni" aggiunge l'Istituto. Tedesco di nascita, catanese di adozione, il vulcanologo Behncke, nato nel 1962 a Francoforte, si pone sulla scia dei tanti vulcanologi stranieri affascinati dall'Etna. –

Ci sono quindi dei turisti stranieri tra i feriti nell'esplosione freatica avvenuta sull'Etna. Tre di loro sono inglesi e si sono trovano nell'ospedale di Acireale per delle escoriazioni. Un altro turista straniero è nel pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele di Catania per delle escoriazioni. Sono stati soccorsi anche da personale della polizia di Stato della Questura del capoluogo etneo dopo che la sala operativa ha lanciato l'allarme. Sul posto stanno operando guide dell'Etna e militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi.

L'esplosione sull'Etna è avvenuta a quota 2.700 metri, sul belvedere che si affaccia sulla valle del Bove, in territorio di Zafferana Etnea. Rientra nella fascia della 'zona gialla', compresa tra 2.650 e 2.800 metri, dove l'accesso è consentito se accompagnati da guide turistiche. Sopra è tutta zona rossa, interdetta. Nella zona era presente una guida dell'Etna che è il ferito più grave, ricoverato in codice giallo nell'ospedale Cannizzaro di Catania per un trauma cranico, non grave. Nello stesso nosocomio si trovano anche tre turisti tedeschi: due in codice giallo e uno in codice verde.

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