Napoli, 12 Mar 2017 - Esplode la violenza al corteo organizzato a Napoli contro la visita di Matteo Salvini. Una frangia di antagonisti si è staccata dalla manifestazione giunta a Fuorigrotta e ha lanciato molotov, petardi, sassi e fumogeni contro le forze dell'ordine che cercavano di impedire alla protesta di arrivare alla Mostra d'Oltremare, dove era in corso il comizio del leader della Lega. La polizia ha risposto con lacrimogeni, cariche e idranti e ha disperso i dimostranti.
Tre persone arrestate e tre denunciate in stato di libertà; 16 poliziotti e 5 carabinieri feriti. E' il bilancio degli scontri a Fuorigrotta. I reati contestati, a vario titolo, sono adunata sediziosa, danneggiamento, lancio di oggetti contundenti, lesioni e violenza a pubblico ufficiale. Manca invece ancora un bilancio degli ingenti danni.
Con un rapido blitz, un gruppo di manifestanti incappucciati si è staccato dal corteo e ha accerchiato prendendo le forze dell'ordine alle spalle. Si sono vissuti momenti di vera e propria guerriglia con la Polizia accerchiata. Da un lato c'era il corteo che avanzava e dall'altro il gruppo di facinorosi che attaccava la Polizia alle spalle. Grazie all'uso degli idranti e con il sostegno di altri agenti, i facinorosi sono stati fatti indietreggiare.
I commercianti hanno abbassato le saracinesche con la gente, terrorizzata, che ha cercato rifugio ovunque. Nell'area della protesta, a Fuorigrotta, tra lanci di lacrimogeni e sassi, sono state distrutte autovetture, incendiati e ribaltati in strada i cassonetti dei rifiuti, divelti segnali stradali. Il lancio di lacrimogeni e la densa coltre di fumo hanno a lungo reso l'aria irrespirabile. Poi la polizia è riuscita a disperdere i facinorosi, anche grazie all'uso degli idranti. La zona degli scontri è ridotta a un campo di battaglia.
Circa duemila i manifestanti che hanno accolto l'invito di centri sociali e movimenti che fanno capo al coordinamento "Mai con Salvini", rete di associazioni che per quattro giorni ha provato a far desistere il leader della Lega dal tenere un comizio alla Mostra d'Oltremare a Napoli. Un corteo pacifico e colorato - c'era anche un ruspa - fino a quando si è avvicinato alla Mostra d'Oltremare e sono cominciati gli scontri. Obiettivo dei manifestanti, come confermato oggi sia nella breve conferenza stampa davanti alla Prefettura, sia dai post sui profili dei social network, è di consegnare un "foglio di via popolare" al leader della Lega.
Presenti la moglie del primo cittadino, Mariateresa Dolce, che fa parte di una delegazione di "Dema", gli assessori comunali Ciro Borriello, Alessandra Clemente, Roberta Gaeta, Annamaria Palmieri e il presidente del Consiglio comunale Sandro Fucito.
"La prossima volta che vengo a Napoli la manifestazione la facciamo in piazza del Plebiscito, così vediamo", dice il leader della Lega Nord aprendo il suo discorso alla Mostra d'Oltremare a Napoli. "Posso aver sbagliato in passato, ma non ho intenzione di sbagliare sul futuro, e il futuro dell'Italia è il rispetto delle diversità all'interno del Paese", dice poi Salvini.
L'evento con Salvini è stato imposto dalla Prefettura di Napoli alla Mostra d'Oltremare. Dopo un primo sì, l'Ente aveva fatto marcia indietro e ritirato la concessione della sala. Sul caso era intervenuto il ministro dell'Interno, Minniti, e aveva chiesto alla Prefettura di garantire che l'iniziativa si svolgesse.
Il sindaco di Napoli respinge 'dal punto di vista politico e istituzionale il provvedimento del governo'. Si poteva 'trovare altra location', spiega. "Nessuno ha tolto il diritto di parola al leader della Lega, a chi fa apologia del fascismo, ma non potevamo consentire che un bene in capo al Comune fosse utilizzato da Salvini. Invece si è ritenuto di far prevalere il capriccio di Salvini". "Vorrei che si chiarisse che nessuno ha mai detto che Salvini non potesse fare la manifestazione- spiega - noi abbiamo detto che siccome la sua politica è improntata in chiave profondamente razzista, xenofoba e anti meridionalistica, qualsiasi luogo che anche indirettamente potesse essere nella disponibilità dell'amministrazione, non l'avremmo dato".
"E' scandaloso che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli". Così all'Ansa il leader della Lega, Matteo Salvini, al suo arrivo al Palacongressi. A chi gli fa presente che de Magistris non ha preso parte al corteo, Salvini sottolinea che a lui basta quello che il sindaco ha dichiarato nei giorni scorsi. E poi: "Le scuse ai napoletani le ho già fatte 18 volte, altrimenti non sarebbero qua oggi". "Oggi - ha spiegato - iniziamo a proporre un futuro per i loro figli, parliamo di questo che è più importante".
Sui fatti di Napoli interviene il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dal Lingotto a Torino. "Esprimo a nome del Pd la nostra solidarietà a Matteo Salvini. In questo momento sono in corso a Napoli scontri alimentati dai centri sociali che non lo fanno parlare, io la penso esattamente al contrario di Salvini ma lui ha diritto di parlare dove e come crede, il diritto di parola è il diritto alla libertà di tutti noi. Esprimo solidarietà anche alle forze di polizia".