Parigi, 7 Mar 2017 - Serve un'Europa a più velocità perché, come ha detto François Hollande, "unità non significa uniformità". Su questo c'è accordo a Versailles tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il premier spagnolo Mariano Rajoy e il presidente francese che ha invitato gli altri tre a un summit in vista delle celebrazioni dei Trattati di Roma, che si terranno il 25 marzo, "Siamo i Paesi più importanti, tocca a noi dire che cosa vogliamo fare" aveva detto nei giorni scorsi Hollande. Al termine dell'incontro a quattro si è tenuta una conferenza stampa.
"Il 25 marzo l'Unione riprende il suo cammino con una bussola chiara: i bisogni, gli interessi, i sentimenti dei popoli europei. L'Unione riparte dal popolo europeo - ha detto il premier italiano - L'Italia è per un'Unione europea più integrata ma che possa consentire più livelli di integrazione. E' giusto e normale, mantenendo un progetto comune che avrà le sue basi sulla dichiarazione di Roma". Sulla questione migranti Gentiloni ha detto che "l'Europa non rinuncia alla libera circolazione delle persone, difende le proprie frontiere esterne e affronta in comune la sfida dell'immigrazione. Non credo ai seminatori di illusioni, non credo che quello delle migrazioni possa essere un fenomeno transitorio, il problema è la regolazione e può essere fatta solo insieme, non dai singoli Paesi".
"Non possiamo solo celebrare i Trattati di Roma ma affermare insieme l'impegno per costruire il futuro - ha detto il presidente Hollande -. Francia, Germania, Italia e Spagna hanno la responsabilità di tracciare il cammino, non per imporlo agli altri ma per dare impulsi agli altri Paesi. Siamo convinti che non verrà trovata nessuna soluzione se lo spirito di chiusura prevarrà. Unità non vuol dire uniformità". Il presidente francese ha parlato anche di "cooperazioni rafforzate per far andare più velocemente alcuni Paesi senza però lasciare indietro nessuno. Avanti per esempio sulla difesa comune, sull'unione economica e monetaria".
"Se ci fermiamo, tutto quello che abbiamo costruito potrebbe crollare". Questo il pensiero della cancelliera tedesca Angela Merkel, durante la conferenza stampa a Versailles. "L'Ue "non è astratta ma è costituita da cittadini per cui ha sempre due medaglie: il benessere nazionale e quello europeo. Dobbiamo avere il coraggio di accettare che alcuni dei 27 Paesi possano andare avanti più rapidamente di altri e che ci siano cooperazioni differenziate. Dobbiamo andare avanti, serve un'Ue più coerente e più forte e che sia protagonista solida di fronte ad altri protagonisti della globalizzazione".
Occorre difenderla" "L'Ue è una storia di successo, nonostante quello che dicono i suoi detrattori - ha detto il premier spagnolo Mariano Rajoy - Sono stati 60 anni di pace e di democrazia. È la prima economia mondiale, una potenza culturale e turistica e anche in termini di servizi alle persone. Per questo dobbiamo difenderla e stare uniti".