Oristano, 6 Mar 2017 - All’alba dello scorso 3 marzo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Oristano, nell’ambito di una attività antidroga, condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cagliari e della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Sassari, hanno eseguito delle perquisizioni domiciliari nei confronti di alcuni individui, tutti della Provincia di Nuoro, per la ricerca di sostanze stupefacenti, in particolare “marijuana” proveniente da piantagioni del nuorese.
L’operazione condotta, per la sola esecuzione, con l’importante ausilio dei militari dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori di Sardegna” di stanza ad Abbasanta (OR) e delle unità cinofile di quel reparto, nonché con la collaborazione dei colleghi delle Compagnie di Oristano, Ghilarza, Bitti e Siniscola, si è sviluppata nei comuni di Onanì, Lula e Orosei, dove sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare otto individui coinvolti in un “giro” di spaccio di marijuana.
Nel corso dell’operazione a Onanì, è stato arrestato in flagranza di reato E.D., di 23 anni, incensurato, esercente del luogo, il quale all’arrivo degli uomini dell’Arma presso la sua abitazione, inizialmente non ha dato segni della sua presenza all’interno, per poi tentare la fuga da un balcone retrostante del caseggiato. Nella circostanza il giovane era armato di pistola semiautomatica cal. 7,65, carica, che portava nella cintura dei pantaloni, mentre in mano aveva un fucile a pompa cal. 12 avvolto nel cellophane. Evidentemente la fuga serviva ad occultare le armi fuori dall’abitazione ed evitare così l’arresto, ma la mossa non è sfuggita ai militari e, infatti, i Cacciatori di Sardegna, che avevano circondato l’abitazione per bloccare eventuali vie di fuga, nonché garantire la sicurezza dei colleghi che si accingevano ad entrare all’interno, lo hanno bloccato e disarmato. Il 23enne è stato quindi dichiarato in arresto nella flagranza del reato di detenzione e porto illegale di armi clandestine, avendo gli operatori accertato che entrambi le armi riportavano la matricola abrasa.
Una volta all’interno dell’abitazione i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione, rinvenendo munizionamento da guerra, vari coltelli di genere proibito, 9 grammi di marijuana, 36 punzoni alfanumerici per metallo, mentre un grammo di marijuana è stato ricondotto nella titolarità del genitore dell’arrestato, un operaio incensurato, di 47 anni, che è stato quindi segnalato al Prefetto di Nuoro quale assuntore di sostanze stupefacenti.
L’attività nelle altre abitazioni perquisite ha permesso di rinvenire altre modiche quantità di marijuana, a riscontro di quanto già acquisito nel corso delle indagini, alcuni smartphone, che si ipotizza siano stati usati per l’attività illegale di smercio delle sostanze, mentre in Lula un altro giovane individuo è stato denunciato in stato di libertà, poiché nella sua abitazione sono stati trovati 12 grammi di marijuana, una piantina di cannabis indica, un bilancino di precisione, una cartuccia cal. 9x21 e 3 arnesi da scasso “spadini”;
Tutto il materiale è stato sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e le indagini proseguono per accertare la provenienza delle armi e se sono state utilizzate in qualche altro fatto di rilevanza penale accaduto nell’isola.
L’arrestato è stato rinchiuso presso il carcere barbaricino di “Badu ‘e Carros” dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.